MELENDUGNO- Leggera come il battito d’ali di una farfalla, la piccola Michela plana sull’esistenza di quanti l’hanno conosciuta nella sua breve e luminosissima vita terrena, e su quanti stanno imparando a conoscerla adesso, anche senza poterla guardare negli occhi. È questo il primo dei tanti piccoli grandi miracoli d’amore che una bimba di tre anni sta compiendo da quando (ma solo fisicamente) non c’è più.
Michela, a ottobre scorso, in soli tre giorni, è stata colpita da una rarissima sindrome, la SEU, dovuta a un comune batterio, e ha smesso di respirare.
Eppure, l’incredibile forza per restare in piedi i suoi genitori l’hanno trovata grazie a lei, in lei. La zia paterna di Michela ha iniziato a scrivere dei brevi racconti che hanno la nipote per protagonista. E ora tutte queste storie sono state racchiuse nel libro “L’Angelo Farfalla. Racconti celesti per bambini terrestri”. E mamma Veronica non ha dubbi: questo libro, che in pochissimi giorni ha venduto ben tremila copie, è stato “dettato” dalla sua bambina. Perché il ricavato serve interamente per l’acquisto di macchinari per il reparto di Pediatria, per la Chirurgia pediatrica e per l’UTIN dell’ospedale Vito Fazzi. Ed è immenso il vortice di amore, luce e solidarietà che si è creato intorno a Michela e ai suoi occhioni felici.
È diventata “la Farfalla di Melendugno”, Michela. Come una cascata di acqua fresca, ogni racconto che la riguardi, ogni ricordo, ogni scoperta, lava via un po’ di lacrime e lascia spazio alla speranza.