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Esplosione nella fabbrica di fuochi, la Procura fa appello contro l’assoluzione

LECCE- Nel novembre del 2018 un’esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio in contrada Palombi ad Arnesano provocò la morte di un 19enne, Gabriele Cosma, figlio del titolare, e dell’operaio Gianni Rizzo, 43enne di Carmiano. Per quella drammatica vicenda furono indagati i tre soci della fabbrica e cominciò un processo in abbreviato che si concluse con un’unica condanna: quella di Dario Cosma, 50 anni, di Monteroni, titolare dell’azienda, a due anni e 4 mesi. Il gup Michele Toriello assolse invece Gianluca e Andrea Cosma, entrambi 45enni, tutti di Monteroni, accusati di omicidio colposo. Nelle scorse ore la Procura ha presentato Appello opponendosi all’assoluzione. Secondo i pm Elsa Valeria Mignone e Roberta Licci, firmatarie dell’appello, ci sarebbe quindi una responsabilità anche dei due assolti, difesi dall’avvocato Massimo Bellini.

Anche l’unico condannato, con l’avvocato Francesca Conte, andrà in appello per chiedere invece l’assoluzione.  In Appello quindi comincerà un nuovo processo per tutti i coinvolti. Il pm Alberto Santacatterina aveva chiesto per i tre imputati la condanna a tre anni per cooperazione in omicidio colposo per una serie di omissioni sulla sicurezza.

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