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Fotovoltaico: progetti per 300 ettari in una settimana. Pagliaro: “Stop al consumo selvaggio del suolo”

LECCE – Fotovoltaico a terra e consumo del suolo: in provincia di Lecce, in una sola settimana presentati progetti per 300 ettari. Pagliaro : ” Sì ai pannelli sui tetti, stop al consumo selvaggio di suolo”

Grande fotovoltaico, i nuovi progetti spuntano come i funghi: solo nella prima settimana di novembre, alla Provincia di Lecce sono stati presentati ben sette progetti per mega impianti industriali, per un totale che sfiora i 300 ettari. Trecento ettari di suolo che rischiano di essere cancellati.  Solo per citarne alcuni: a Corigliano un mega impianto fotovoltaico Sorgenia srl lo immagina nella campagne, tra Corigliano d’Otranto, appunto, e Cutrofiano. Un progetto di 10,8 Mw di potenza e 17 ettari di estensione e che prevede 26.525 moduli fotovoltaici da installare in una zona agricola produttiva.

A Lecce è stato presentato alla Provincia un altro progetto per un gigantesco impianto industriale di 49 MW di potenza per una superficie interessata dai pannelli fotovoltaici di 51 ettari, più opere a servizio dell’impianto. L’ubicazione è nel territorio a nord di Lecce al confine con Surbo. Un progetto dell’impianto va a coprire i terreni di ben 4 masserie: Masseria Perrandina; Masseria Fondo Cupo, Masseria Case Bianche, Masseria Varrazzi.

Per un consumo del suolo che desta preoccupazione e che muove la lunga battaglia di Telerama contro il fotovoltaico selvaggio: ben vengano le rinnovabili, ma in zone industriali, sui tetti delle case e dei capannoni, in aree già compromesse. Non su seminativi o su aree a pascolo.

Ma non finisce qui: mega impianti sono previsti, per esempio, a Nardò, Porto Cesareo, Guagnano, Galatina.

Contro il fotovoltaico scriteriato il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente Mrs: “Sì ai pannelli fotovoltaici installati sui tetti degli edifici, no ai mega impianti a terra che inghiottono ettari di campagna, devastando il paesaggio. Il fotovoltaico industriale è diventato un business fuori controllo, che causa un impatto ambientale insostenibile.

Siamo a favore delle energie pulite, ma ci opponiamo fermamente alle speculazioni che stanno sfregiando il paesaggio: stop agli ecomostri eolici sul Gargano e ai parchi fotovoltaici in Salento.

Bene il protocollo d’intesa approvato in Giunta tra Regione e Gestore dei Servizi Energetici, che consentirà ai cittadini pugliesi di avere accesso a contributi regionali per l’acquisto e l’installazione di piccoli impianti sulle coperture delle proprie abitazioni, ma chiediamo che siano posti dei paletti certi contro il consumo selvaggio di suolo, limitando le autorizzazioni alle distese sterminate di pannelli a terra che stanno divorando i suoli agricoli, soprattutto in Salento”

“Per questo s’impone una modifica al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, in modo da preservare – oltre a parchi e porzioni di territorio vincolate sotto il profilo paesaggistico – anche i terreni agricoli e agricoli produttivi, circoscrivendo l’installazione dei pannelli a terra alle zone industriali e artigianali. Bisogna porre un freno all’uso indiscriminato del fotovoltaico che sta stravolgendo il nostro paesaggio e sottraendo suoli fertili all’agricoltura. Una deriva innescata dalle scelte sciagurate dei governi di centrosinistra – Vendola prima ed Emiliano poi – che hanno sacrificato il territorio della Puglia sull’altare di un ambientalismo di facciata, assecondando gli appetiti delle multinazionali delle energie rinnovabili senza imporre argini a tutela del paesaggio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: lo scempio della vetrificazione selvaggia sta deturpando le campagne salentine di pari passo con la Xylella. La politica miope si è resa complice della natura matrigna. Per questo chiediamo al Governo regionale di porre rimedio a questa rovina autorizzata, con regole stringenti che fermino l’avanzata selvaggia dei parchi eolici e fotovoltaici. È in gioco -conclude Pagliaro- l’identità stessa della Puglia, del Gargano e del nostro amato Salento”.

 

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