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Lavoro, sudore, errori e voglia di vetta: ecco il Lecce di Corini

LECCE (di Carmen Tommasi) – “Continuiamo, tutti insieme a lavorare e a lottare per i nostri obbiettivi!”: questo il semplice e secco ma deciso pensiero di Gabriel, il portierone brasiliano del Lecce, dopo il passo falso dei suoi con il Venezia. O, meglio, mezzo passo falso dopo ben sette risultati utili di fila e quattro vittorie consecutive conquistate dalla squadra dell’allenatore Eugenio Corini. Bisogna partire dal messaggio dell’ex Milan, ma anche da quello del vicepresidente Corrado Liguori, di cui citiamo solo la parte più significativa, “Meglio feriti che morti” per iniziare a preparare l’altro big match di sabato, sempre al “Via del Mare”, con un altro squadrone, il Frosinone di Alessandro Nesta.

AVANTI CON FORZA – In fin dei conti, il 2-2 in rimonta conquistato da Massimo Coda e compagni, pur avendo rallentato la corsa alla conquista della vetta della classifica, non deve sconfortare più di tanto la comitiva giallorossa. La prestazione va analizzata e capita, perché la squadra è apparsa sicuramente poco lucida e brillante, in alcune circostanze anche disattenta, ma il Venezia è una formazione ben costruita, volenterosa, preparata tatticamente e con degli elementi, vedi Forte, Mazzocchi e l’ex Di Mariano, che possono mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Gioca un buon calcio e in classifica ha solo un punto in meno rispetto ai salentini, il terzo miglior attacco e la quarta miglior difesa della serie b.

CORINI VS NESTA – A fine partita, a caldo, Eugenio Corini ha parlato delle potenzialità degli avversari, ha sottolineato in cosa hanno peccato i suoi e ha messo anche in risalto le cose buone della prestazione della sua squadra contro gli arancioneroverdi. Insomma, nessun dramma ma nessun dorma: bisogna archiviare subito l’ultima partita e pensare immediatamente all’altra con i ciociari. Squadra che ha 19 punti in classifica, proprio come i giallorossi, e nel campionato in corso su 10 giocate ne ha vinte 6, ne ha pareggiata 1 e ne ha perse 3: 11 gol fatti, 4 da Novakovich, e 9 subiti. Il loro modulo è un robusto 3-5-2. Formazione che potrebbe arrivare a Lecce abbastanza incerottata e senza Ardemagni e Dionisi alle prese con i rispettivi mal di pancia.

LA RIPRESA – Corini, dopo la gara con i veneti di sabato, ha concesso un giorno di assoluto relax ai suoi. Adesso si riprende il cammino e lo staff medico giallorosso dovrà valutare le condizioni di Marco Calderoni che non è stato convocato per l’ultima gara per un trauma contusivo al ginocchio: il terzino potrebbe recuperare in tempo per sabato.

CODA E COMPAGNI –  Nel frattempo, l’allenatore di Bagnolo Mella può continuare a sorridere per i progressi dei suoi in avanti: 24 gol segnati in dieci partite, il miglior attacco della B, con ben 8 messi a segno da Massimo Coda, più 5 assist, e 4 da Stepinski. Senza dimenticare, non lo si può fare, la determinazione di Pippo Falco: entra e dopo pochi minuti lascia già il segno. Segna al 93° con la il Chievo Verona e poi mette in cassaforte un assist al bacio per la rete di Coda.

A SUON DI … – Un Lecce che sogna un campionato da protagonista, senza nessun obiettivo dichiarato, e con i spettacolari colpi di Coda, gli assist al bacio di Falco e le lussuose geometrie in mediana del ritrovato Tachtsidis tutto è possibile. E poi, la giostra del gol non vuole e non accenna a fermarsi, perché nel Lecce segnano tutti. Per conferma “contattare” capitan Marco Mancosu.

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