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Che Natale sarà?

SALENTO-Niente feste di Natale, niente cenoni, no ai concerti o raduni in piazza per brindare al nuovo anno. Queste sono alcune delle regole certe a cui dovremo sottostare nel prossimo Natale. Il resto lo stabilirà in nuovo decreto del Presidente del Consiglio dopo il 3 dicembre, giorno in cui scadrà l’attuale Dpcm. Mentre gli addobbi natalizi sono già comparsi nelle strade , sui balconi, e nelle vetrine dei negozi, quello che regna al momento è l’incertezza.

Potremo fare acquisti nei negozi e nei centri commerciali? Come sarà lo shopping e ci sarà la consueta corsa ai regali? Potremo curiosare tra i mercatini di natalizi o visitare i presepi viventi fiore all’occhiello di tantissimi comuni del Salento? Ci si potrà radunare nel Duomo e nelle chiese per la messa del 25 dicembre? Potremo partire a far visita ai parenti lontani, o andare in vacanza?

Le nuove disposizioni terranno conto dei numeri dei contagi e della situazione epidemiologica in ogni regione, ed è molto probabile che l’Italia continuerà ad essere divisa in zone colorate. Di sicuro il Natale dovrà essere “responsabile e rigoroso” con distanziamenti e ingressi contingentati in qualsiasi luogo pubblico. Le regole di base da rispettare non potranno cambiare, così come le raccomandazioni, quelle che riguardano cioè i raduni familiari o tra amici. 

Tuttavia le ipotesi e qualche indiscrezione su quanto accadrà dal 3 dicembre in poi già circolano. Il coprifuoco fissato alle 22 in tutta Italia, potrebbe ad esempio, essere spostato alle 23 o a mezzanotte nei giorni a ridosso delle feste: tra il 24 e il 25 dicembre, forse ancora più in là la notte di Capodanno. I negozi rimarranno aperti, così come avviene in Puglia, al momento zona arancione, ma con fasce orarie più ampie per evitare assembramenti, così come potrebbe esserci la riapertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei giorni festivi. Potrebbero tornare a riaprire, ma solo in serata, ristoranti e pub con un numero limitato di persone per tavolo.

Una cosa è certa: tutta l’economia legata al Natale continuerà a soffrire. Il settore turistico, la ristorazione, le produzioni alimentari, il mondo della cultura, continueranno a subire perdite incalcolabili.

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