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Scuola in presenza? Emiliano: “Per le primarie decidono i genitori”. ANP: “Scaricabarile inaccettabile”

Aula scolastica

LECCE – “Uno scarico di responsabilità su amministrazione scolastica, dirigenti e famiglie inammissibile”. Così l’Associazione Nazionale Presidi torna a battagliare, questa volta contro l’ordinanza regionale emanata nelle scorse ore dal Governatore di Puglia.

Alla luce della decisione del Tar che ha sancito la riapertura delle scuole, Emiliano nel nuovo provvedimento ha di fatto ufficializzato il ritorno in presenza degli studenti di primarie e medie. Ma per i genitori che vorranno mantenere la didattica a distanza per i figli che frequentano la scuola primaria – ha precisato – sarà possibile optare per questa modalità, garantendo il collegamento con immediatezza.

ANP Puglia, alla luce dell’ordinanza, fa sapere di aver avviato una valutazione approfondita dei profili tecnico-giuridici della stessa, riservandosi di conseguenza “di attuare tutte le iniziative e le misure che riterrà necessarie a tutela dei propri associati e della categoria dei dirigenti – scrive in una nota il presidente regionale, Roberto Romito – anche nell’interesse delle famiglie dei ragazzi che frequentano le nostre scuole, ai quali è dedicata tutta la nostra attività professionale – insieme a quella di docenti e personale scolastico – finalizzata a tutelare effettivamente, e non solo sulla carta, il loro sacrosanto diritto all’istruzione”.

A cosa si appella Anp Puglia è presto detto.

Secondo l’associazione, con quest’ultima ordinanza, “Emiliano addebita all’Amministrazione scolastica l’omissione “dell’aggiornamento tecnologico delle scuole del ciclo primario, nonostante i lunghi mesi di preparazione e gli ingenti investimenti effettuati, sorvolando sulle responsabilità proprie in tema di potenziamento dei trasporti e delle risorse disponibili per il sistema sanitario, i cui ritardi e disfunzioni hanno grandemente determinato (esse, e non l’attività didattica delle scuole) l’attuale critica situazione”. E poi ancora: “L’ordinanza -spiegano ancora i presidi- impartisce impropriamente istruzioni amministrativo-contabili alle scuole del territorio, intimando loro di provvedere “con l’urgenza del caso” al suddetto aggiornamento tecnologico, in assenza – da parte della Regione – di qualsiasi responsabilità nel concorrere al finanziamento necessario per attuarlo”.

Non da ultimo, infine, “la Regione detta norme “innovative” sulle assenze degli alunni e sulla loro giustificazione che, a parere di questa Associazione, afferiscono a materie di competenza esclusiva dello Stato”.

Per questi motivi, ANP Puglia invita i colleghi dirigenti ad attenersi – per il momento – unicamente alle norme statali in vigore adottate con il recente DPCM del 3 novembre scorso. Tali norme, com’è noto, prevedono che fino al 3 dicembre prossimo gli alunni delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo frequentino in presenza, ferma restando la didattica digitale integrata al 100% per quelli del secondo ciclo.

E.Fio

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