LECCE – “Era un po’ raffreddato e abbiamo preferito lasciarlo a Lecce con la speranza che ci potesse raggiungere in auto a Cosenza per la partita. Poi per gli eventi di cui siete a conoscenza è stato preferibile evitare qualsiasi tipo di situazione. Tuttavia anche il suo tampone è risultato negativo e ieri ha fatto solo un lavoro aerobico, ma sta bene anche se non è disponibile per la partita di Torino”.
Si parla di Pippo Falco e queste sono le parole dell’allenatore del Lecce, Eugenio Corini, alla vigilia della gara di Coppa Italia con il Torino.
Il fantasista di Pulsano, raffreddore a parte, ha presentato un certificato medico per una indisposizione strettamente personale.
Le sue assenze si notano e fanno discutere.
Vero è che in questo periodo si discute di un suo ipotetico rinnovo contrattuale ma una cosa è certa però, il direttore dell’area tecnica dell’U.S. Lecce, Pantaleo Corvino avrebbe già offerto un aumento che si aggirerebbe intorno ad una cifra di 100 mila euro lordi annui al ragazzo che ha un contratto in scadenza nel 2022.
È una cifra abbastanza importante calcolando la retrocessione in serie B ed il periodo di crisi che investe tutte le società a causa dell’emergenza sanitaria, che sta prosciugando le casse rimaste a secco di introiti derivanti dagli abbonamenti e dalle risorse di altri sponsor investitori che preferiscono tenere chiuso il portafoglio.
Ovviamente in tutte le situazioni riguardanti i rinnovi contrattuali si parla, si discute, si cerca un punto d’incontro.
Di fronte ad un certificato medico però è praticamente impossibile dire se c’è un malcontento generato da altre situazioni visto il buon rapporto che il calciatore ha sempre avuto con la società.
Dunque se esiste un nodo Falco da sciogliere si capirà nei prossimi giorni, oppure la società di Via Col. Costadura, nel caso in cui ci fossero dei problemi, così come ha già dimostrato con Mancosu e Tachtsidis, li gestirebbe senza nascondere la situazione.
M.Cassone
