LECCE-20 anni di reclusione per il boss pentito della Scu Dario Toma, 51 anni, condannato per sei vecchi omicidi di mafia in continuazione. Per lui assoluzione per un tentato omicidio. La sentenza è stata emessa dal gup Michele Toriello, al termine del processo con il rito abbreviato.
Il fatto che Toma sia diventato un collaboratore ha inciso sulla sentenza. Le sue dichiarazioni hanno permesso negli anni agli inquirenti di raccogliere elementi decisivi per la ricostruzione dei fatti e l’individuazione dei responsabili di molti fatti di sangue dell’epoca. L’imputato, sottoposto a un programma di protezione, è difeso dall’ avvocato Sergio Luceri. Gli omicidi contestati sono avvenuti nel 1989, la maggior parte avvenuti in concorso con altre persone e a colpi d’arma da fuoco.
Si tratta degli omicidi di Luigi Scalinci, tra Lecce e Campi Salentina, Valerio Colazzo, avvenuto a Campi Salentina; Giuseppe Quarta, Giovanni Corigliano di Veglie,
di Ornella Greco a Copertino, di Francesco Calcagnile a Galatone. Tutti omicidi di mafia nell’ambito della guerra tra clan rivali con le vittime freddate a colpi d’arma da fuoco.