LECCE – La polemica viaggia su fibra, galeotti i lavori effettuati per l’installazione della fibra ottica nel centro storico di Lecce.
Ad incalzare è il consigliere d’opposizione di Palazzo Carafa, Gianpaolo Scorrano, presidente della Commissione Controllo.
“Il basolato delle antiche vie del barocco – dice – viene in questi giorni sfregiato dai lavori “senza fine” di Open Fiber, nel totale disinteresse e menefreghismo degli enti preposti”. Il consigliere invoca poi l’intervento della Soprintendenza, “sempre tanto attenta al nostro centro storico – aggiunge – al punto da impedire, oramai, ogni tipo di eventi ed interventi, vitali per il turismo, nei luoghi caratteristici della nostra cittĂ (Anfiteatro Romano, Teatro Romano, piazza Libertini, etc etc), salvo poi non vedere nemmeno gli scempi che quotidianamente vengono perpetrati sotto le finestre del proprio ufficio”. Si lamenta inoltre il mancato intervento degli uffici comunali, preannunciando poi una convocazione d’urgenza della Commissione Controllo.
Tempestiva la replica della societĂ : “Nei cantieri della fibra ottica, opera una ditta specializzata in restauri e pavimentazioni di pregio -dicono- alla presenza di esperti sorveglianti archeologici, per tutelare al meglio il patrimonio storico-culturale della cittĂ salentina.
Open Fiber lavora in conformità alle prescrizioni della Soprintendenza e del competente Ufficio comunale. Definire semplicistica la corretta esecuzione, in conformità alla normativa, delle diverse fasi di un lavoro su suolo pubblico, è quantomeno pretestuoso -aggiunge Open Fiber- nel resto della Città inoltre i ripristini definitivi sono stati già completati per il 90%.
In questo momento – conclude la societĂ – Lecce è una delle cittĂ maggiormente cablate del Mezzogiorno, opportunitĂ che adesso sta arrivando anche nel cuore del centro storico, laddove attivitĂ commerciali e turistiche necessitano di questi e altri servizi per poter ripartire al meglio dopo il lockdown”.