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Lecce, via alle visite. Allenamenti controllati. L’Aic vuole un nuovo protocollo

LECCE – (t.d.g.) Il calcio sta per iniziare il conto alla rovescia, ma resterebbero da chiarire alcuni punti cruciali per far terminare regolarmente il campionato, Covid – 19 permettendo. Nelle ultime ore a sollevare alcune legittime perplessità è stata l’associazione calciatori al termine dell’incontro di approfondimento avuto con i rappresentanti delle squadre di Serie A. Sul tavolo dell’assocalciatori le modifiche apportate al protocollo Figc in seguito alle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico del Governo. L’associazione presieduta da Damiano Tommasi ha contestato “le tempistiche della ripresa del campionato poiché in assenza di date certe appare prematura ogni valutazione sulle tempistiche del ritiro”, si legge in un comunicato. Inoltre l’associazione calciatori chiede chiarezza “sulle modalità di gestione delle eventuali positività di un membro del “gruppo squadra” così come definite dal nuovo protocollo”. In Germania (la Bundesliga parte domani, ndc)un “positivo” è considerato un infortunato e la quarantena riguarderà solo il soggetto interessato. L’Aic rimarca “l’esigenza di avere chiarezza sui futuri protocolli attuabili nelle settimane successive alla prima fase di ritiro, soprattutto con riguardo alle modalità di svolgimento delle partite di campionato”. Si cerca “la giusta modalità di ripresa preservando l’incolumità e garantendo l’uniformità di trattamento per tutte le persone coinvolte”. Tutte le società di Serie A sono alle prese ormai con i preparativi per far scattare il ritiro. La data è quella del 18 maggio, lunedì prossimo, ma prima i medici responsabili dei club di Serie A dovranno accertarsi della negatività di tutto il gruppo squadra, che si rinchiuderà nel quartier generale prescelto dove potrà effettuare allenamenti veri e propri. Tamponi al via pure in casa Lecce. In avvio i tamponi saranno due, effettuati a 24 ore di distanza l’uno dall’altro. Mancosu e compagni si sottoporranno anche ai test sierologici e ad altri esami di laboratorio. Inoltre è prevista una nuova visita di idoneità all’attività agonistica con relativi esami ematici e prova da sforzo. La struttura nella quale si rinchiuderà il Lecce sarà l’Acaya Resort, un complesso ricettivo che già ospitava la squadra leccese per gran parte degli allenamenti settimanali prima della sosta forzata. Allenamenti che saranno monitorati da un pool ispettivo della Procura Federale come ha annunciato in una nota la Figc. Sarà verificato il rispetto delle indicazioni contenute nei Protocolli sanitari della Federazione, così come approvati dalle autorità di Governo. I giocatori del Lecce, come i colleghi delle altre squadre, dovranno rispettare tutte le misure di sicurezza. L’Acaya Resort è in grado di garantire una camera per ogni singolo componente del gruppo squadra che sarà formato da quasi cinquanta persone fra calciatori, staff tecnico, fisioterapisti e un medico sociale. Al termine di ogni seduta di allenamento dovranno essere utilizzati esclusivamente i servizi in camera. Anche durante i pasti si osserveranno le misure di distanziamento sociale: i giocatori siederanno a tavola a due metri l’uno dall’altro e il servizio non sarà al tavolo, ma self – service.

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