LECCE – Palloni nella sacca a Lecce, Baroni dopo l’allenamento nel giorno di Santo Stefano ha concesso qualche giorno libero ai suoi ragazzi che si ritroveranno il 2 gennaio per riprendere la preparazione in vista della partita col Vicenza che si giocherà il 13 gennaio al Via del Mare e sarà l’inizio di un periodo in cui forza e resistenza, sia fisica che psicologica dovranno fare la differenza, ed il perché è presto detto: il 16 poi tre giorni dopo si va a Pordenone e il 23 inizia il girone di ritorno in casa con la Cremonese, in mezzo però il 20 c’è l’impegno di Coppa Italia all’Olimpico con la Roma.
Fortunatamente però il tecnico di Firenze per la ripresa ritroverà abili e arruolabili Coda e Gabriel così come Tuia e Di Mariano, dunque, non avrà problemi di intercambiabilità nel tour de force di impegni. Dopo la gara con la Cremonese però ci sarà una nuova sosta per la B, per gli impegni delle nazionali, e si riprenderà il 5 febbraio ed il Lecce farà visita al Como nella seconda giornata del ritorno. Bisogna stringere i denti e mostrare i muscoli per poter pensare in grande.
Prima dello “sciogliete le righe” il gruppo squadra si è sottoposto a test molecolare le cui risultanze hanno dato esito negativo, così come negativi erano risultati i test antigenici effettuati il 24 dicembre. C’è aria di pacato ottimismo perché fino al 2 gennaio potrebbero tornare a disposizione anche i due calciatori risultati positivi alla vigilia della gara con il Vicenza, secondo delle indiscrezioni uno dei due, sui cui nomi vige riserbo, si sarebbe già negativizzato.
Una settimana di relax totale in cui l’ottimismo dovrà fare da padrone ma nello stesso tempo, però bisognerà stare molto attenti per non ricadere nella trappola Covid. Poi ci sarà da valutare anche la situazione dei positivi in casa Vicenza che fino al 26 dicembre ne contava 13. Tutto è in divenire e nulla è certo, tranne la tremenda ansia che questa pandemia sta incutendo al mondo intero.
M.C.