Sanità

Dal 4 maggio in Puglia riprendono i ricoveri ordinari

BARI – Da lunedì 4 maggio riprenderanno i ricoveri ordinari nelle strutture pugliesi. Le attività ferme dai primi di marzo, ora ricominceranno anche se lentamente e scaglionate. Un inizio di fase 2 insomma. Il via libera è arrivato dal Decreto pubblicato in gazzetta domenica notte.

Pubblicazione che la task force regionale attendeva per poter cominciare a programmare. Quali e quante discipline riprenderanno lo si saprà entro 48 ore perché gli esperti dell’assessorato regionale alla Salute, stanno lavorando in queste ore proprio per definire la tabella delle ripartenze.

Sino ad ora si è lavorato sulle procedure, ma ora è necessario rifare il punto per stabilire le procedure per ogni singola disciplina. I protocolli differiscono.

Ciò che si sa è che il decreto consente la ripartenza per le discipline che rientrano nella Classe A. Ovvero i ricoveri per casi clinici che potenzialmente possono aggravarsi rapidamente al punto da diventare emergenti o comunque da recare grave pregiudizio alla prognosi.

Si comincerà dagli interventi che erano differibili a 60 giorni e da quelli programmabili a 120 giorni. Si tarerà la capacità del sistema pubblico e privato accreditato di smaltire le liste di attesa per questi interventi. Ma partendo da un assunto: tutti i pazienti saranno trattati da potenziali covid. Quindi mascherina per i pazienti e dispositivi per il personale medico. I cup torneranno attivi solo per le prestazioni differibili e programmabili. I privati potranno non guardare al tetto del budget ma recuperare mantenendosi a quello annuale. In questo modo si lavorerà anche di sabato.

La struttura sta valutando anche di ricorrere all’extrabudget per dare pieno carico al privato, se il pubblico è saturato e assorbire le attese. Insomma si riparte da cardiologia, cardiochirurgia, neurchirurgia, e da tutte quelle situazioni protratte in questo mese e mezzo ma che se dovessero essere ulteriormente protratte rischiano di diventare emergenze.

Il piano ospedaliero covid sarà parzialmente rivisto, diminuendo sensibilmente il numero dei posti letto dedicati – da oltre 2mila a 800 – e concentrandoli in un’unica struttura per provincia. Il Fazzi per Lecce. I percorsi resteranno separati, i posti letto covid in terapia intensiva e nei reparti ci saranno per tutta l’estate, così da poter fronteggiare una eventuale nuova emergenza da settembre. Uno degli ospedali dedicati al covid, il Moscati di Taranto, ad esempio sta per far ripartire con piena operatività i reparti di Oncoligia e L’Ematologia. Lo ha annunciato lo stesso oncologo, Salvatore Pisconti ricevendo il plauso della Lilt.


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