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Silvia Carofalo: “Senza tifosi per me non è calcio”

LECCE – “Il calcio ci manca perché ci manca l’abbraccio e la vicinanza alla gente, tipico di questo sport; è bello quando arrivi allo stadio e vedi e senti tanta gente e vivi insieme a loro uno sport sano così lo abbiamo vissuto e spero di tornare a viverlo presto così”.

Silvia Carofalo, socio e consigliere nonché Top Sponsor, con il suo Gruppo, dell’Unione Sportiva Lecce, ospite di TeleRama a Lecce Channel, in collegamento via Skype ha parlato di questo storico momento in cui l’emergenza sanitaria tiene in apprensione tutti e sulla probabile ripresa degli allenamenti e poi della stagione è stata molto chiara:

Quando si parla di sanità si è uniti, sia dirigenti che tifosi, perché parliamo di uomini che devono tornare in campo, e non sono quelli della Playstation ma sono uomini che hanno delle famiglie e come ha detto il nostro presidente, che ci rappresenta, si può tornare a fare calcio quando si avranno dei protocolli sanitari e delle sicurezze perché questo possa avvenire. Non abbiamo la sfera di cristallo e non possiamo sapere quando questo virus finirà. Noi possiamo rimetterci soltanto a quelle che sono le decisioni del Ministro della Sanità e delle federazioni, ovviamente sono decisioni alle quali dobbiamo attenerci. È ovvio che per un senso di responsabilità verso i nostri calciatori, bisogna essere sicuri che questo avvenga con tutte le sicurezze possibili e immaginabili”.

Pensa che il gruppo sia la vera forza del suo Lecce e sarà proprio quella la base da cui Liverani dovrà partire in caso di ripresa:

Il Lecce ha avuto sempre dei buoni risultati perché ha uno spogliatoio ottimo; Liverani è un buon timoniere, e adesso deve ricompattarlo dal punto di vista agonistico perché in questo periodo i calciatori si sono allenati individualmente ma il calcio è uno sport di squadra e bisogna ricominciare a fare squadra”.

Se il campionato dovesse ripartire saranno evitati gli assembramenti e dunque stadi chiusi e tifosi a casa ma che calcio è senza tifosi?

Per me non è calcio, il calcio è il tifoso presente; noi del Lecce ne sappiamo qualcosa perché abbiamo dei tifosi splendidi, che ci hanno seguito ovunque e dovunque, in ogni tipologia di campionato, dalla C alla A, e ci hanno veramente fatto sentire la loro presenza, è bello vedere lo stadio pieno e colorato dei nostri colori giallorossi, perciò senza il tifoso non è calcio”.

Infine saluta e ringrazia il pubblico giallorosso che l’ha stregata di calore e colore:

Grazie per tutto quello che hanno fatto; adesso pensino positivo perché pensare positivo ci aiuta, ci ritroveremo al Via del Mare ancora più forti e uniti di prima per darci quegli abbracci che per noi uomini e donne del sud sono fondamentali nella vita quotidiana”.

M.C.

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