MERINE- Poste Italiane decide di chiudere gli uffici Postali delle frazioni ed attuare orari ridotti negli altri in seguito all’epidemia di Coronavirus. Chiuse temporaneamente, quindi le filiali minori e limitata a soli tre giorni l’apertura degli uffici nei comuni Capoluogo. Accade questo anche a Merine e Lizzanello. 
“Troviamo errato considerare “Piccola Frazione” Merine perché parliamo di una Comunità di ben oltre 5.800 abitanti residenti”. Ad intervenire è la coordinatrice del MRS Claudia Pascali che contesta la decisione, a quanto pare unilaterale di Poste Italiane, di lasciare chiuso, ormai da 13 giorni, l’Ufficio Postale di Merine. Non solo: “il provvedimento non aiuta affatto l’applicazione dei provvedimenti tesi alla distanza sociale. Infatti nella filiale di Lizzanello che deve espletare in soli tre giorni il volume di lavoro che comprende le comunità di Lizzanello e Merine, si creano pericolosi assembramenti fuori dalla filiale, in larga parte anziani costrette a spostarsi da Merine per poter incassare la pensione. Con il pericolo sanitario che ciò comporta”. “Il problema era già balzato sui social, e non lasciava sperare in niente di buono. Già il nostro Consigliere Comunale di opposizione Gianpiero Marchello, nonché coordinatore Mrs di Merine, era intervenuto in risposta ad alcuni cittadini che giustamente denunciavano dette file fuori dalla filiale evidentemente per motivi urgenti e non rinviabili spiegandone le cause”.
I coordinatori Pascali e Marchello chiedono pertanto al Sindaco Fulvio Pedone “di intervenire affinché la filiale di Merine venga immediatamente riaperta come piccolo aiuto ad una Comunità che già soffre il momento di difficoltà principalmente dei più deboli ed anzi avviare iniziative di sostegno ad anziani e nuclei familiari indigenti ai quali il MRS darà sicuramente la sua partecipazione attiva”.
