AttualitàEvidenza

Seconda dose vaccino: i 42 giorni metterebbero a rischio la cura per altre patologie

LECCE- Immunosoppressori e cortisonici se non sospesi invaliderebbero il vaccino. Lo stop di questi per attendere i 42 giorni della seconda dose, creerebbe danni per altre patologie. Così l’immunologo Mauro Minelli

 

“Rispetto a quanto già è stato detto a proposito della decisione di allungare a 42 giorni il tempo di somministrazione della 2^ dose dei vaccini , “l’efficacia della risposta immunitaria”, rischia  di inficiare i percorsi terapeutici dei pazienti cronici e le possibilità di stabilizzazione clinica”. E’ quanto comunica in una nota il dott. Mauro Minelli, Coordinatore per il Sud-Italia FMP.

“In sostanza -continua-  nel caso in cui si adottasse la regola dei 42 giorni, considerando i 15 giorni di sospensione precedenti alla prima e successivi alla seconda dose, il soggetto trattato con immunosoppressori resterebbe privo della sua copertura farmacologica per oltre due mesi.  Diverso -conclude Minelli- sarebbe il caso di un intervallo a 21 giorni tra 1^ e 2^ dose del vaccino che, in poco più di un mese, potrebbe permettere al paziente una ripresa rapida della terapia precedentemente interrotta”.

 

Articoli correlati

Mamma grave per Covid in ospedale: la sua piccola la coccola l’infermiera

Redazione

Otranto, Salve, Melendugno e Castro: località da “Bandiera Blu”

Redazione

Covid: 1.073 nuovi casi in Puglia, di cui 160 nel Leccese. 43 decessi

Redazione

Mazzei: al via il programma gol per l’occupazione

Redazione

Un anno senza te: Silvia, quanto ci manchi…

Redazione

“L’ECCEllenza del territorio” premia Miracle Dance

Redazione