MELEUNDUGNO- Ieri, sette sindaci della provincia di Lecce hanno chiesto alla prefetta Maria Teresa Cucinotta la sospensione dei cantieri Tap e Snam per la costruzione del gasdotto, da Melendugno fino a Brindisi, ritenuti a rischio per il Coronavirus. Quei cantieri -hanno detto- prevedono “la presenza di numerosi lavoratori, molti dei quali provenienti da fuori regione, comprese ex zone rosse. La richiesta è arrivata dai primi cittadini di Melendugno, Lizzanello, Martano, Calimera, Vernole, Corigliano d’Otranto e Castrì di Lecce. Oggi Tap risponde con una nota che riguarda le misure prese in tutti e quattro i paesi in cui opera la multinazionale.
“TAP -scrivono- ha messo in atto numerose azioni per prevenire la diffusione del Coronavirus: la gran parte dei dipendenti e consulenti in tutti i paesi (Albania, Grecia, Italia e Svizzera) lavora da casa grazie al “lavoro agile”; l’organizzazione del lavoro del personale attivo nei cantieri segue rigorosamente le disposizioni sanitarie dei paesi interessati, proseguono solo le attività indispensabili, sulla falsariga di quanto previsto per le aziende di servizio che riforniscono di energia le case e le aziende; cantieri e uffici di TAP vengono sanificati con regolarità;TAP agisce in stretto coordinamento e in continuo contatto con i propri contrattisti per la implementazione delle misure a tutela della salute e della sicurezza dei loro lavoratori”.