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Nuovo accordo ex Ilva: -30% di carbone, ArcelorMittal può andar via pagando 500 milioni

TARANTO- E’ stato aggiunto un nuovo accordo sul siderurgico di Taranto, firmato dai commissari di Ilva in amministrazione straordinaria e ArcelorMittal: cancella le cause civili in corso e modifica il contratto di affitto, dando al colosso franco-indiano la possibilità di andarsene entro l’anno pagando una penale da 500 milioni. Prevede anche una riduzione del 30 per cento dell’uso del carbone.

L’intesa è arrivata ad appena due giorni dalla discussione del ricorso d’urgenza presso il tribunale di Milano, ricorso presentato per l’addio annunciato da ArcelorMittal il 4 novembre scorso.

Nel dettaglio, il nuovo accordo prevede l’ingresso nel capitale sociale di investitori pubblici e privati, altrimenti ArcelorMittal potrà “esercitare il recesso, con una comunicazione da inviare entro il 31 dicembre 2020, nel caso in cui non sia stato sottoscritto il nuovo contratto di investimento entro il 30 novembre” a fronte di una “una caparra penitenziale di 500 milioni di euro”. In caso di permanenza, la multinazionale si impegna “ad impiegare” alla fine del nuovo piano industriale 2020-2025 “il numero complessivo di 10.700 dipendenti”, quanti ne sono impiegati attualmente.

Nel frattempo, si dovrà raggiungere entro il 31 maggio un accordo con i sindacati per utilizzare anche la cassa integrazione straordinaria, impegnandosi a favorire la ricollocazione dei dipendenti rimasti all’amministrazione straordinaria.

Si prevede, ancora, una riduzione del 30 per cento dell’uso del carbone, il rifacimento degli impianti e in prospettiva l’uso di idrogeno. Nei prossimi cinque anni è previsto il completamento delle attività legate alla realizzazione dell’Aia e il completo rifacimento dell’altoforno 5.

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