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Cyberbullismo: in un anno 17 denunce di vittime minorenni

SALENTO- 17 minorenni hanno denunciato di essere stati vittime di cyberbullismo solo nel 2019 e, trattandosi di reati che restano perlopiù sommersi, è un numero che rappresenta solo la punta dell’iceberg. Sono i dati della Polizia Postale che riguardano il Salento e la Puglia, diffusi in occasione del Safer Internet Day, che quest’anno si celebrerà martedì 11 febbraio con “Una vita da social”, workshop e dibattiti che si terranno nelle scuole di tutta la regione , in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione. Dei 17 casi di cui dicevamo, 10 riguardano il furto d’identità sui social, due la diffusione di materiale pedopornografico, due la diffamazione on line, due ingiurie, minacce o molestie, e uno è un caso di stalking. Tre sono stati i minorenni denunciati perché colpevoli di questi reati. Le vittime, in alcuni casi, hanno meno di nove anni. Nei due anni precedenti ci sono state più denunce e più denunciato, anche per il reato di sextorsion, ovvero l’estorsione attuata on line, minacciando di diffondere materiale pornografico,o meglio foto e video intimi, che riguardi le stesse vittime.

La Polizia Postale – spiega Ida Tammaccaro, Dirigente del Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni “Puglia” – effettua un’azione di prevenzione e di contrasto costante e silenziosa a tutela dei più giovani. Nel 2019 a livello regionale nell’ambito della pedofilia questo Compartimento ha eseguito 52 perquisizioni e denunciato 55 persone; inoltre sono stati monitorati 323 siti internet dei quali 60, di carattere pedopornografico, inseriti in black lis”.

L’11 febbraio, la Polizia Postale e delle Comunicazioni incontrerà oltre 60.000 ragazzi uniti dallo slogan della campagna “insieme per un internet migliore”. In provincia di Brindisi l’appuntamento è nell’istituto tecnico commerciale “Epifanio Ferdinando” di Mesagne; a Lecce nell’istituto “F.Calasso”; a Taranto nell’istituto comprensivo “De Amicis” di Grottaglie. Si parlerà ai ragazzi di violazione della privacy altrui e propria, caricamento di contenuti inappropriati, violazione del copyright e di tutti i comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri, stimolando i giovani a costruire relazioni positive e significative con i propri coetanei anche nella sfera virtuale.

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