Attualità

Mons. Santoro: “Ammalati, emigranti, disoccupati nel presepe tarantino”

TARANTO- “Il Natale è l’esagerazione di Dio Padre che pone l’Unigenito sulla paglia, come anni dopo vedremo l’amore trasbordante di Dio pendere dalla croce fino a far fiorire la croce in albero della vita. Non possiamo non aggrapparci al Natale specie se siamo lontani da Dio”. E’ il messaggio di Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo Metropolita di Taranto.

“Il Bimbo Divino poggiato, adagiato, nelle povertà e nelle miserie del mondo, dona cittadinanza a tutti i visitatori del suo presepio. Dio ci viene a cercare e si lascia trovare, si lascia incontrare. Fermiamoci per un secondo di fronte a Gesù che nasce. Vi chiedo con umiltà di avvicinarvi al presepe per rigenerare la speranza, per rinnovarla, per farla rinascere. Avere fede vuol dire non lasciarsi sopraffare dallo scoraggiamento.
Anche vicino a noi continuamente viene tessuto il male dei grandi problemi e dilemmi di questa terra, ma dal presepe si innalza l’inno alla vita e il grido dei poveri viene finalmente ascoltato. Rigenerare la speranza a partire da Dio è la nostra preghiera principale in questo Natale 2019.
San Giuseppe nel presepe è l’uomo giusto che protegge il Bambino e Maria dal pericolo, riesce a scegliere il meglio perché nel suo cuore alberga la Parola di Dio che lo consiglia nel sonno. Rigenerare la speranza a partire da un cuore onesto e misericordioso che sappia a ascoltare le esigenze di tutti e che si opponga ad ogni brama di potere e di soldi con la difesa della vita è il dovere che ci viene dalla fede nel Verbo Incarnato. Cosa c’è di più incerto che dare alla luce un bimbo in una mangiatoia? Un po’ come per futuro della nostra città, sul quale si addensano sempre nubi di incertezza. Possono mancare nel presepe tarantino gli ammalati? I ragazzi che vanno via? I disoccupati? I lavoratori precari? Possono non esserci oggi davanti a noi i tanti poveri, specie quelli più invisibili che affollano le nostre mense e i nostri dormitori? Eppure il Santo Natale è un invito pressante alla gioia, quella di riscoprirsi sempre visitati e amati da Dio, la luce che appare nel cuore della notte.

Articoli correlati

Cure a domicilio: Puglia in grave ritardo secondo report Gimbe

Redazione

Beni confiscati alle mafie, nel Salento 30 comuni coinvolti

Redazione

Presentato il piano antiXylella 2022

Redazione

“Christmas per le vie del borgo” e si accende il Natale

Redazione

Confindustria e Università: avanti spediti per i giovani e il lavoro. Presto un albo delle professioni

Redazione

Tavolo su Gallipoli in prefettura: si intensificano i controlli a Baia Verde

Redazione