LECCE – (di Tonio De Giorgi) Ultima partita di un 2019 da incorniciare per il Lecce. A maggio il ritorno in A dopo sette anni. A dicembre, invece, la squadra naviga sopra la linea rossa, una posizione insperata a inizio stagione. Quel che ancora il Lecce non si è concesso è la vittoria casalinga. Ma di fronte a questo deficit interno i giallorossi hanno conquistato punti altrettanto pesanti in trasferta dove con più attenzione avrebbero raccolto pure di più. “Il fatto di aver perso punti non deve condizionarci – afferma il tecnico giallorosso nella conferenza stampa di vigilia -, dopo le prime due giornate mai siamo stati nella zona rossa della classifica. Questa squadra ha qualità e deve vivere le partite con grande serenità consapevoli che ogni punto lo devono sudare”. Per l’ultima esibizione del 2019 al Via del Mare ci sarà il Bologna. “È una squadra costruita con grande qualità e fisicità – sostiene -, hanno personalità, ma queste risorse le abbiamo pure noi. Sarà una partita aperta”. Nella squadra bolognese esalta l’attaccante Palacio. “È un giocatore straordinario – osserva -, a 38 anni si mette a disposizione della squadra, è la fortuna di ogni allenatore”. Anche questa settimana il tecnico giallorosso deve fare i conti con una defezione certa, quella di Lapadula, squalificato, e qualche defezione che nelle ultime ore potrebbe svanire o concretizzarsi definitivamente. Lucioni ha accusato uno stato febbrile mentre Dell’Orco ha un affaticamento muscolare vicino agli adduttori. Mancosu, Farias e Falco potrebbero tutti giocare dall’inizio. “Mancosu si è allenato abbastanza, ma è reduce da una lunga inattività – spiega l’allenatore giallorosso -, Farias ha lamentato noie muscolari e va gestito mentre Falco, che possiede qualità indiscusse e con il quale ho un buon rapporto, va valutato se farlo giocare dall’inizio o a partita in corso”. Tra i convocati anche Donati (fuori lista Benzar, in partenza nel mercato di gennaio come Imbula), il quale potrebbe ritrovarsi nell’undici di partenza se Lucioni e Dell’Orco non saranno della partita. Sulla panchina avversaria Liverani ritrova Mihajlovic suo compagno di squadra alla Lazio nei primi anni duemila. “Con lui ho un rapporto importante – conclude -, quando arrivai alla Lazio lui era tra i senatori ed è stato una guida per farmi capire il calcio, l’uomo Mihajlovic mi ha fatto crescere tanto. Sono sicuro che la gente salentina lo accoglierà in modo particolare”.
Liverani: “Una partita da Lecce per battere il Bologna”
