LECCE- “Condotte brutali e meschine” secondo il giudice del Tribunale di Lecce Giulia Proto che ha depositato le motivazioni della sentenza di condanna a 3 anni e 6 mesi per un giovane nigeriano accusato di violenza in strada, nelle vie del centro di Lecce. Una condanna che è andata anche oltre alla richiesta del pm inquirente Maria Consolata Moschettini, che aveva chiesto 2 anni e 8 mesi.
Violenze ripetute più volte e in pochi minuti. Una delle vittime era stata costretta anche ad andare in ospedale. Per questo il nigeriano di 21 anni dovrà anche risarcire le vittime avendole costretto a subire atti sessuali contro la loro volontà con un comportamento “ insidiosamente rapido” così da coglierle di sorpresa, arrivandogli addosso, sbattendo contro di loro, colpendole nelle parti intime. Le due vittime erano state anche immobilizzate nonostante i ripetuti tentativi di allontanare da sé il molestatore. Per contro una di loro aveva ricevuto anche una gomitata sulla spalla destra. A difendere la parte lesa, una delle due vittime, l’avvocato Giuseppe Minerva, il ragazzo invece era difeso dall’avvocato Diego Cisternino che aveva chiesto il processo in abbreviato ed una perizia psichiatrica che ha però escluso che i comportamenti del ragazzo potessero considerarsi espressione di un disturbo psicopatologico che non ha inciso sulla sua capacità di intendere e di volere.Gli episodi erano avvenuti lo stesso giorno, il 29 aprile scorso. Due telefonate al 113 avevano segnalato il cittadino extracomunitario nelle vie centrali di Lecce molestava e importunava i passanti, poi rintracciato e bloccato in viale lo re mentre tentava di fuggire e successivamente riconosciuto da entrambe le vittime. Una delle due era stata aggredita mentre accompagnava per strada una donna anziana che aveva difficoltà a camminare.