Politica

Regionali, Lega: “Le primarie? Sono un fallimento. Pronti i nostri nomi”

BARI – L’unità del centrodestra “è sacra” ma gli alleati “devono farsi un esame di coscienza” e capire che il candidato governatore per la Puglia non può che essere espressione della Lega. Con le primarie? No.

“Le primarie- chiarisce netto Rossano Sasso – si sono rivelate un fallimento totale, soprattutto quando forze esterne combinano quello che hanno combinato al Comune di Bari. Per quanto riguarda le regionali, noi chiediamo a Matteo Salvini di ascoltare, non i dirigenti pugliesi della Lega, ma il territorio. E il territorio – continua – si è espresso in maniera chiara mesi fa, tributando oltre il 25% dei consensi alla Lega. Per noi il centrodestra è sacro, l’unità è fondamentale e sosterremo qualsiasi candidato. Ma è evidente che chiederemo al centrodestra di farsi un esame di cocienza e capire quale sia al suo interno la forza trainante“.

Rossano Sasso, tra i fondatori del partito di Salvini in Puglia, parla così dell’appuntamento che fra 7 mesi circa chiamerà i pugliesi alle urne per rinnovare governo e consiglio regionale. Lo fa durante la presentazione del coordinatore regionale della lega giovani Marco Volpe, insieme al coordinatore federale della Lega Giovani, Luca Toccalini. Quanto alle voci che da mesi si rincorrono, sulla candidatura di Raffele Fitto aggiunge: “Sono rimasto alle sue dichiarazioni di non disponibilità alla candidatura”, chiude chiaro Sasso.

Il 27 gli occhi saranno puntati sulle elezioni regionali in Umbria, ma sarà anche la data in cui in Puglia arriverà il numero 2 di Salvini, Crippa, per ufficializzare il nome del candidato, da scegliere tra una rosa di 3 nomi, il cui identikit è chiaro. “C’è ancora una trattativa in corso – spiega Toccalini – siamo aspettando il risutato dell’Umbria dove sicuramente manderemo a casa l’accozzaglia del Pd e del M5S, poi metteremo la testa per cercare il candidato migliore per una regione che merita davvero il cambiamento e merita la fine del governo Emiliano. “Un nome forte – aggiunge Sasso – identitario, preso dall’interno della classe dirigente della Lega. C’è bisogno di freschezza, di novità, c’è bisogno di uno shock in Puglia“.

 

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