LECCE- La battaglia è quella della semplificazione fiscale. Incroceranno le braccia ed avvieranno una protesta unanime su iniziativa di tutte le sigle sindacali e di categoria e con il sostegno anche del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili. Molteplici le motivazioni alla base dello sciopero: il mancato rispetto dello statuto dei diritti del contribuente, il caos creato con gli indici sintetici di affidabilità (ISA) ed il mancati accoglimento della richiesta di disapplicazione degli stessi indici per il 2018 o, in subordine , la possibilità di renderli facoltativi. Ma anche la mancata semplificazione degli adempimenti, da tempo promessa da tutte le forze politiche, ma mai concretamente attuata.
Un’azione simbolica, dalla quale saranno tutelati i contribuenti. Lo sciopero dei dottori commercialisti proclamato innanzitutto, spiegano i professionisti in una conferenza stampa, allo scopo di stigmatizzare “la manifesta e continua sordità del Ministero dell’Economia e Finanze alle tematiche di civiltà tributaria”