MATINO – Troppo presto per fare ipotesi che potrebbero creare aspettative. Certo è che nei giorni scorsi, dopo la testimonianza di Angelo Vacca, boss condannato all’ergastolo, i carabinieri hanno ritrovato ossa umane proprio nel punto indicato dal detenuto come luogo di sepoltura di una delle vittime della Scu.
Il boss originario di Racale, a 25 anni dall’assassinio in questione, ha rotto il silenzio indicando ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce e ai vigili del fuoco il punto esatto in cui il corpo della vittima, il cui omicidio risalirebbe a metà degli anni ’90, sarebbe stato occultato. Ebbene proprio lì, in fondo ad un pozzo, militari e vigili del fuoco hanno ritrovato resti umani.
Saranno il medico legale Alberto Tortorella e il professore Francesco Introna ad effettuare tutti gli accertamenti del caso per stabilire a quale periodo risalga il decesso.
Intanto torna alla mente la scomparsa di Claudio Giorgino, un giovane di Taviano vicino alla criminalità organizzata e scomparso proprio 25 anni fa. Di lui si perse improvvisamente ogni traccia. Si è temuto da subito che fosse stato assassinato.
Sugli atti dell’indagine in corso vige il massimo riserbo, in attesa del risultato della consulenza del medico legale.