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Tempo di Saldi: ecco alcuni consigli “anti-truffa”

LECCE- Nonostante qualcuno abbia pensato di giocare in anticipo, i saldi partiranno sabato 6 luglio. Attenzione però a non farvi raggiare. Come di consueto, le associazioni dei consumatori mettono in guardia i clienti con delle regole ad hoc:

1)Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. E questo entro due mesi dall’acquisto.

2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino.

3) Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.

4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio e diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5) Diffidate inoltre degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi.

6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare la convenienza dell’acquisto.

7) Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi ad un’associazione di consumatori oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.

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