LECCE- Tra 2017 e 2018, si è registrata una sensibile riduzione degli incendi in provincia di Lecce, con un calo di circa il 20-30 per cento. Meriti, però, soprattutto del clima piuttosto piovoso, che nella gran parte dei casi ha funto da innesco o comunque ha molto ridimensionato i danni. Alla scorsa stagione, però, risale anche uno dei roghi più devastanti che il Salento ricordi negli ultimi anni, circa 80 ettari andati in fumo a ridosso della riserva naturale delle Cesine, in agro di Vernole e Melendugno.
Adesso si vuole giocare d’anticipo, perché si possa confidare non solo nelle piogge per evitare disastri. La prefetta Maria Teresa Cucinotta, in mattinata, ha convocato la conferenza provinciale permanente per pianificare le attività di prevenzione e le misure di contrasto.
Presenti le forze dell’ordine al completo, perché i loro presidi sul territorio fungono spesso da riferimenti più immediati per i cittadini; c’erano ovviamente i rappresentati del Servizio di Protezione Civile, del volontariato e delle amministrazioni più esposte.
Sono le località costiere quelle maggiormente interessate, ogni anno: pinete e soprattutto macchia in fumo a pochi passi dal mare, uniti a oliveti e campi incolti nell’entroterra. I sindaci possono fare molto, ad esempio con ordinanze apposite che abbiano valenza prescrittiva. Ma la macchina dev’essere pronta in ogni caso. E ha già i motori accesi.