Cronaca

Dipendenti “infedeli” a Palazzo Carafa, 17 indagati

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LECCE-  Sono 17 i nomi che compaiono nell’avviso di conclusione indagini a firma del pubblico ministero Maria Vallefuoco nell’inchiesta su truffa e assenteismo in Comune che il 12 luglio 2018 aveva portato ad una serie di provvedimenti nei confronti di cinque dipendenti di Palazzo Carafa e quattro della società in house Lupiae Servizi. I finanzieri avevano calcolato complessivamente 588 ore di assenza, per un totale di 12.934, 85 euro intascati indebitamente.

I dipendenti erano stati osservati a lungo e filmati mentre prendevano il caffè al bar, andavano dal parrucchiere e a fare la spesa anche tra le bancarelle del mercato bisettimanale. Poi c’erano le tappe dal calzolaio e in tabaccheria o al punto Snai per tentare la fortuna tra gratta e vinci e scommesse. Le accuse sono di truffa continuata e aggravata perché commessa in violazione dei doveri connessi ad una pubblica funzione, quindi con abuso di relazioni d’ufficio. Gli indagati, con artifici e raggiri consistiti nell’omettere di rilevare la propria assenza dal luogo di lavoro o giustificandola per motivi di servizio registrano le uscite sull’orologio marcatempo con il codice. Attestavano quindi, falsamente, la loro presenza in servizio.

I fatti contestati sarebbero stati commessi tra il 26 aprile 2016 e il 9 giugno dello stesso anno, durante l’amministrazione Perrone. Ad uno degli indagati viene contestato anche il peculato per aver usato, a scopi personali, l’auto del comune. Molti sono coordinatori di uffici di Palazzo Carafa: quello dei servizi Necroscopici e Cimiteriali o del settore servizio Igiene Sanità e Randagismo. C’è il segretario con mansioni di collegamento con le sedi distaccate del settore Ambiente e un dipendente dell’Ufficio Stampa dell’Assessorato all’ambiente.

Per ognuno sono state calcolate ore di assenza e relativo importo indebitamente percepito. Per i dipendenti della Lupiae Servizi l’accusa è di aver messo agli atti più ore di servizio rispetto a quelle effettivamente svolte. Una dipendente con 53 ore e mezzo di assenza, fruttate 830 euro, è stata beccata dalle fiamme gialle ad acquistare periodicamente gratta e vinci. L’ Istruttore amministrativo contabile presso il Servizio demografico del Comune ha collezionato 31 ore da “fantasma”. Dalle immagini delle telecamere è risultato timbrare ben vestito all’arrivo e all’uscita con bermuda. Complice una porta d’uscita secondaria. In 9 erano stati raggiunti da una misura interdittiva dai pubblici uffici revocata per due degli indagati la cui posizione è stata stralciata.

Ecco in nomi degli indagati: Giovanna D’Arpe, Ivan Vernich, Fulvio Secondo, Cristiano Mezzi, Fortunato Buttazzo, Valentina Vernich, Elisabetta Sanzò, Cristian Carpentieri, Alessandro Cerfeda, Francesco Andriani, Renato Brunetti, Cataldo Cannillo, Damiana Renna, Claudio Montinaro, Luigi Donno, Eugenia Catanese, Patrizia Sole.

Del collegio difensivo fanno parte, tra gli altri, gli avvocati Francesco Calabro, Luigi Rella, Ladislao Massari, Francesco Spagnolo, Antonello Quaranta, Antonio De Luca.

M.C.

 

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