Attualità

Il ticket per le chiese debutta tra i malumori

LECCE- Dopo la pioggia del primo mattino, appena è spuntato il sole anche i gruppi di turisti si sono affacciati in centro. Non tutti erano preparati alla novità di questo lunedì: ha debuttato per la prima volta a Lecce il ticket a pagamento per le chiese inserite nel percorso stabilito dall’Arcidiocesi, cioè Duomo e cripta, Basilica di Santa Croce, chiese di San Matteo e di Santa Chiara oltre a Museo Diocesano e chiostro al Palazzo del Seminario. Il biglietto d’ingresso, che per il percorso completo costa 9 euro e prevede tariffe differenziate per famiglie, gruppi e ragazzi dai 12 ai 18 anni, è previsto per tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 9 alle 21. Per la cooperativa ArtWork che gestisce il progetto «LeccEcclesiae – Alla Scoperta del Barocco», buona la prima.

Ci sono però i malumori. E non sono pochi. Alcune guide turistiche hanno protestato, in mattinata, davanti agli operatori che spiegavano loro la novità introdotta, ribadendo che la comunicazione ai tour operator andava data almeno lo scorso autunno.

Fino 31 maggio prossimo, comunque, l’accesso dei gruppi sarà gratuito previa dichiarazione della provenienza e consistenza del gruppo e del tour operator o guida turistica interessata. Fino a tale data sarà possibile richiedere un biglietto di ingresso gratuito per i gruppi già formati e contrattualizzati che dovessero accedere entro il 31 ottobre 2019. C’è anche chi ha preferito non entrare nelle chiese, come a Santa Croce, come è successo per un gruppo di vacanzieri israeliani, accolto poi gratuitamente presso il Museo ebraico.

Intanto, la netta contrarietà delle guide turistiche abilitate si fa sentire ancora una volta: per il prossimo 15 maggio hanno invitato tutti i candidati sindaco di Lecce ad un confronto pubblico e con loro anche operatori turistici, associazioni di categoria, commercianti, artigiani, ristoratori, noleggiatori di bus, tassisti e tutti coloro che lavorano nel comparto turistico. Le guide bollano quello della diocesi come “un progetto senza basi logiche, realizzato in tutta autonomia e che rischia di far saltare l’intero sistema turistico pugliese nel momento in cui non si è voluto coinvolgere tutti quegli Enti istituzionali (Comune, Provincia, Regione, Soprintendenza), naturalmente interessati alla materia, e che sempre nel tempo hanno fornito il loro contributo”.

Articoli correlati

Xylella, la protesta degli olivicoltori fa tappa a Giurdignano

Redazione

Tessiture del Salento: tre giorni di sciopero

Redazione

Vaccini, al via le prenotazioni anche per i turisti

Redazione

Parto nello studio medico, il Direttore del 118: “nessun ritardo dell’ambulanza”

Redazione

Spread alle stelle, i tassi non aumenteranno

Redazione

Pace fatta tra Al Bano e Ucraina: sarà fuori dalla Blacklist

Redazione