TARANTO – A 4 giorni dal tavolo in Prefettura a Taranto per il Contratto istituzionale di sviluppo con la partecipazione di una delegazione del Governo, il Ministro all’Ambiente Costa interviene nuovamente su Ilva. Lo fa con un post fb all’indomani di numerose segnalazioni sul fumo nero fuoriuscito da un altoforno di Arcelor Mittal, ex Ilva.
“Ci siamo immediatamente attivati con Ispra – scrive – Si è trattato di un blocco emergenziale dell’impianto. I tecnici stessi mi hanno confermato che questo ripetersi del blocco “Non può essere considerato normale”. Abbiamo immediatamente chiesto ad Arpa i dati della qualità dell’aria connessi all’emissione dei fumi e sappiamo che per questi eventi non esiste una prescrizione ad hoc. Per quanto possa sembrare assurdo, è cosi. Stiamo lavorando anche su questo, per porre rimedio a venti anni di far west normativo sulla pelle dei tarantini”.
Il Ministro, con una serie di precisazioni tecniche, ribadisce poi gli impegni assunti al Tavolo che tornerà ad aggiornarsi il prossimo 24 giugno. “Stiamo lavorando per cambiare lo stato delle cose – conclude – e abbiamo proposto alle associazioni di camminare insieme, ognuno con le proprie idee. Nessuno vuole convincere nessuno. Ma il dramma di Taranto non merita questa sfida che vediamo in questi giorni di chi vuole piazzare la battuta più ad effetto”.