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Lecce, ora serve la “manita” per la Serie A diretta

LECCE – (di Tonio De Giorgi) La sconfitta sul campo della Cremonese fa perdere al Lecce il primo posto, ma conserverà comunque la seconda posizione a prescindere dall’esito del posticipo tra Palermo e Hellas Verona, ma non più con un vantaggio di quattro punti. Nulla è perduto, ma da qui alla fine la squadra leccese sarà costretta a mostrare il “cinque” e forse non basteranno neppure cinque vittorie per conservare un posto sul treno che porta direttamente in Serie A. Con il riposo alla penultima giornata i giallorossi sono condannati a incrementare il vantaggio attuale sulla terza posizione per non essere raggiunti o superati nella domenica del personale pit stop. Da evitare, come ricordato in altre occasioni, l’affiancamento del Palermo con cui il Lecce è in svantaggio negli scontri diretti. Il finale di campionato, però, riserva ancora molti incroci e la possibilità di poter fare conti differenti da quelli attuali, che sembrano oggi non rivedibili. Mancosu e compagni, però, devono battere dei colpi significativi in trasferta senza dare per scontato che in casa la vita sarà facile. In queste ore cresce sempre più la convinzione, insieme all’amarezza, che la partita di Cremona non sarebbe stata persa in parità numerica. Ad addolcire, ma non più di tanto, la sconfitta, è la risposta che la squadra ha dato anche con l’uomo in meno. Si è ricompattata e non ha rinunciato ad attaccare, a stare in campo con personalità e con la propria filosofia di gioco. Un Lecce sfortunato pure, fermato da due pali colpiti da La Mantia e Meccariello. A fare la differenza, anche allo Zini, gli episodi che hanno condannato il Lecce, come a Palermo, come a Crotone. Purtroppo la formazione leccese è tornata a mani vuote, almeno da Crotone portò a casa un pareggio. Però il cammino esterno sta segnando la marcia promozione del Lecce. I giallorossi non vincono in trasferta da gennaio quando s’imposero sul campo della Salernitana. Adesso sono costretti a tornare imbattuti e vincenti dai prossimi due viaggi in casa di Perugia e Padova. Non sarà facile. Come non sarà semplice affrontare il Carpi a caccia di punti salvezza. Il tecnico Liverani dovrà rinunciare a La Mantia: il capocannoniere salterà la sfida con gli emiliani per squalifica. Il presidente Sticchi Damiani ha criticato la direzione arbitrale e le ammonizioni a La Mantia e Petriccione. “Non è la prima volta”, ha detto il massimo dirigente, “vediamo, ma non siamo stupidi”, ha rimarcato. Intanto Liverani è costretto a rivedere l’attacco. Forse giocherà Palombi dall’inizio supportato da Falco. Oppure ci sarà una chance per Tumminello in coppia con Palombi rinunciando ancora, come ieri, dall’inizio a Falco. Valutazioni che saranno fatte in settimana. Da verificare le condizioni di Calderoni costretto ad abbandonare il campo al 15’ del secondo tempo per un problema ai flessori della coscia destra. Al suo posto Liverani ha mandato in campo Marino non a proprio agio in quella posizione.

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