TREVISO – Una forma di embolia molto rara, detta amniotica, dovuta al passaggio di liquido amniotico nel torrente vascolare. Potrebbe essere stata questa la causa determinante del decesso di Francesca Schirinzi, 34enne originaria di Castrignano del Capo, che ha perso la vita partorendo nell’ospedale di Oderzo, in provincia di Treviso il 13 marzo scorso.
Il giorno successivo alla tragedia il marito, difeso dall’avvocato Mino Miccoli, ha sporto denuncia presso il comando dei carabinieri di Annone Veneto. Il pubblico ministero della locale Procura ha avviato un’indagine e ieri è stata eseguita l’autopsia sul corpo della giovane mamma. La pm Daniela Brunetti ha nominato quali propri consulenti tre medici che operano fuori dalla Asl trevigiana. Oltre al medico legale Antonello Cirnelli, ha previsto, infatti, anche il contributo del dottor Massimiliano Delantone, anestesista rianimatore presso la Asl di Venezia, e del prof. Pantaleo Greco, medico della Clinica Ostetricia e Ginecologia e Anestesiologia e Rianimazione dell’Università di Ferrara.
Le tre crisi cardiache costate la vita alladonna, stando all’esame autoptico, potrebbero essere state provocate anche da una massiva emorragia dal canale vaginale.
Intanto saranno chiamati a rispondere di concorso in omicidio colposo cinque medici e sanitari dell’ospedale di Oderzo, in provincia di Treviso. Gli iscritti nel registro degli indagati sono: Laura Volpi, 27 anni; Mariarosaria Rescino, 31; i medici dell’equipe di Ostetricia-Ginecologia di Oderzo, Carlo Venerio Antonello, 50 anni, e Fabio Montella, 54; l’anestesista Daniele Marazza, 60 anni.
La salma della giovane mamma sarà restituita alla famiglia nelle prossime ore per raggiungere insieme Castrignano del Capo dove, molto probabilmente, nella giornata di giovedì si terranno i funerali. Intanto il piccolo Marco Francesco è stato dimesso nelle scorse ore, sta bene .
