LECCE- “Un numero di richieste ben oltre le aspettative”. Secondo Arci Lecce, famiglie e singoli cittadini del Salento stanno rispondendo con entusiasmo al progetto “Chiave di volta”, percorso sperimentale rivolto alle famiglie che intendono accogliere per tre mesi nella propria casa un ragazzo o una ragazza neomaggiorenne, già titolari di protezione internazionale. Dopo le firme dei protocolli d’intesa con i comuni di Lecce, Galatina, Trepuzzi, Caprarica di Lecce, il progetto è stato aperto – tramite apposita domanda sul portale di Arci Lecce – a chiunque volesse contribuire allo sviluppo di un nuovo modello di integrazione. Al contrario delle perplessità iniziali, Arci Lecce esprime entusiasmo per le tante richieste pervenute e ringrazia tutti coloro che stanno dando il proprio contributo a costruire una comunità aperta e accogliente.. I cittadini disponibili ad accogliere possono essere coppie sposate, con o senza figli; coppie non sposate, con o senza figli, single. Non sono previsti limiti di età tra gli affidatari e il neomaggiorenne affidato.
In questa prima fase, in seguito alle richieste avanzate tramite i Comuni aderenti o direttamente sul portale, sono in corso le valutazioni delle domande pervenute e nei casi già ritenuti idonei sono stati avviati gli incontri formativi con le famiglie. Le persone che saranno accolte dalle famiglie salentine hanno già compiuto un proprio percorso di studio, di avviamento al lavoro, di inclusione nel territorio, attraverso i progetti Sprar, e si avviano quindi verso un nuovo percorso di vita autonoma.