Politica

Ex Galateo, affossati 10 milioni per il recupero

BARI – I 10 milioni di euro previsti per il recupero dell’ex sanatorio Galateo sono stati affossati nella notte in commissione bilancio, in Regione. Nel fine settimana la legge di stabilità regionale approderà in aula, le commissioni in queste ore procedono a tambur battente nei lavori preliminari. Ed ecco che da una di queste, addetta al bilancio, arriva la stangata.

I voti contrari sono stati quelli dei consiglieri di Taranto, Bari e Foggia. I soli favorevoli a mantenere il finanziamento nel ddl Bilancio sono stati Abaterusso e Blasi che nulla hanno potuto contro i sette contrari e i due astenuti, i dem Mennea e Amati, rispettivamente di Barletta e Brindisi.

Sfuma così il finanziamento destinato a riconvertire la struttura in social housing, edilizia residenziale sociale. E questo, ironia della sorte, accade a procedura VAS (valutazione ambientale strategica) conclusa per il parco verde retrostante, progetto pronto ad essere sottoposto all’approvazione dell’assise cittadina proprio nella giornata di domani.

Tutt’altro che un mega albergo di lusso (ipotesi da tempo tramontata), il Galateo, stando al progetto, dovrebbe contrastare il disagio abitativo. Come?

L’ex sanatoroio alle porte del quartiere Leuca sarebbe “ridisegnato” per contrastare il disagio abitativo sofferto dai cittadini che si collocano nella cosiddetta “fascia grigia”: “giovani (single o coppie), studenti universitari fuori sede, famiglie monogenitoriali, lavoratori, anziani, sfrattati o sotto minaccia di sfratto, che, esclusi dai benefici pubblici rivolti ai più bisognosi e alla residenza popolare, non sono tuttavia nelle condizioni di accedere al libero mercato degli alloggi e sono esposti al rischio di peggiorare le proprie condizioni abitative”.

Il 6 marzo scorso la giunta comunale aveva approvato lo schema di protocollo d’intesa tra Puglia Valore Immobiliare srl, Regione, Soprintendenza di Brindisi, Lecce e Taranto, Comune e Arca Sud Salento per la valorizzazione dell’intero plesso, parco incluso.

Per la prima volta tutti gli enti firmatari sottoscriveranno un patto comune sul futuro della struttura, collaborando alla progettazione, realizzazione e gestione del progetto di valorizzazione.

Gli enti tutti lo aveva definito un “potenziale progetto pilota per la Puglia, una sperimentazione inedita di nuove forme di condivisione di alloggi e servizi comuni per rispondere alle trasformazioni in atto nella società”. Una svolta, dunque, per la quale adesso però bisognerà riattivarsi a caccia di finanziamenti.

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