Politica

Tap, Di Maio: “resta non strategica”. Emiliano: “disastro alla Renzi”

LECCE- Il M5s fa “testuggine”, per usare una parola che il vicepremier Di Maio ha scelto in mattinata. Viaggiare compatti anche sulla questione relativa al gasdotto Tap è la parola d’ordine, anche a fronte dei malumori interni allo stesso movimento, con la presa di distanza da parte di tre parlamentari, Cunias, Ciampolillo e De Bonis, che insistono sulla possibilità di bloccare l’opera. All’indomani del video messaggio in cui la ministra per il Sud Barbara Lezzi attacca tutti, Luigi Di Maio torna sull’argomento, da Marcianise: “Dire la verità ai cittadini non significa aver cambiato idea rispetto alla campagna elettorale. Significa arrivare ai ministeri studiare le carte, studiare gli accordi e fare tutte le proiezioni di rischio per le casse dello Stato. Quelli di prima hanno blindato questa opera che resta non strategica e che si poteva evitare”, ha aggiunto. Il vicepremier parla anche dopo la lettera ai sindaci salentini inviata dal premier Conte: “Dire che togliamo di mezzo tutta la manovra per mettere a bilancio dei risarcimenti credo non sia onesto”, rimarca Di Maio, per il quale “il risarcimento è anche più alto di 20 miliardi”.

Intanto è bufera dopo l’attacco di Lezzi.La ministra – risponde il sindaco di Melendugno Marco Potì – è in evidente stato confusionale e palesemente in difficoltà. Mi preme rinfrescarle un po’ la memoria. Non ho mai chiesto le sue dimissioni né quelle dei suoi colleghi. Facesse lei da sola i conti con la propria coscienza”.

Il Ministro Lezzi reciti in ginocchio pubblicamente il mea culpa e si dimetta”, incalzano invece da Leu i coordinatori provinciale e regionale Salvatore Piconese ed Ernesto Abaterusso, esponenti di uno dei partiti tirati in ballo. “Era difficile superare colei che l’aveva preceduta nella promessa di incatenarsi per impedire l’approdo di Tap a San Foca salvo poi cambiare immediatamente posizione una volta al Governo, la sua collega Bellanova (che oggi dà lezioni sul voltafaccia delle Lezzi come se niente fosse). Lei c’è riuscita”, aggiungono. Protocollata da loro la richiesta di convocazione urgente del Consiglio regionale monotematico sullo spostamento del gasdotto. È su questo che insiste anche il governatore Michele Emiliano, che Lezzi ha invitato a dimettersi: “M5s un disastro alla Renzi”, replica lui su Twitter, social dal quale rilancia: “Se spostiamo l’opera di 30 km a nord non c’è nessuna penale e nessun risarcimento. La localizzazione spetta al Governo italiano e neanche un metro di tubo è stato calato in mare o sul territorio italiano. Non ci sono pericoli di danni”.

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