LECCE – In Via Calore, nel rione Borgo San Nicola, ci siamo già stati lo scorso anno. La mattina di quel 20 giugno 2017 a svegliare i residenti degli alloggi popolari, 28 appartamenti in tutto, è stato il rumore delle ruspe. Mentre loro erano dentro, gli operai erano all’opera per i lavori di allaccio alla rete fognaria. Agli inquilini, in quell’occasione, fu promesso di essere spostati in case parcheggio fino al completamento dell’intervento.
A distanza di un anno, però, nulla si è mosso. Loro sono ancora lì, tra crepe e umidità dovuta alle infiltrazioni. Ieri sera è stato il crollo di calcinacci, l’ennesimo, a lanciare nuovamente l’allarme. E’ accaduto intorno alle 19 e i residenti sono tornati sul piede di guerra ancora una volta. E’ stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza la zona. I residenti hanno abbandonato le abitazioni e si sono radunati nell’atrio chiedendo a gran voce l’intervento del Comune.
In mattinata, durante il sopralluogo dei tecnici comunali, gli inquilini hanno manifestato le loro preoccupazioni. Si sono detti esasperati, hanno chiesto delucidazioni. Una situazione, questa, che va avanti da oltre un anno e alla quale qualcuno di loro si è opposto duramente, chiedendo vanamente di avere una dimora sostitutiva.
I calcinacci precipitati al suolo da una finestra dei piani alti sono crollati poco dopo il passaggio di una donna che in quel momento attraversava l’atrio in compagnia della sua bambina. L’ufficio tecnico del Comune, tramite il direttore dei lavori e il responsabile sicurezza presenti in loco stamattina, ha fatto sapere di ssere al lavoro per accelerare il trasloco. Il vero nodo da sciogliere resta la reperibilità delle case parcheggio, fino ad oggi insufficienti per accogliere tutti gli inquilini di Via Calore.
E.Fio