LECCE- Si è costituito presentandosi in carcere nel primo pomeriggio Nicola Pinto, l’uomo destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’inchiesta sulle case popolari. Insieme Umberto Nicoletti, anche lui in carcere, è ritenuto responsabile dell’aggressione subita dalla prima persona che denunciò alcune “stranezze” nell’assegnazione degli alloggi. Il 9 giugno del 2015 questa persona subì una violenta aggressione con metodo mafioso in una villetta di Giorgilorio dove gli fu dato un appuntamento. La vittima finì al Pronto Soccorso del Fazzi per farsi medicare. Pinto è difeso dagli avvocati Giuseppe De Luca e Viviana Labbruzzo che attendono ora che il giudice stabilisca la data dell’interrogatorio.
Nicoletti, difeso dagli avvocati Giancarlo Dei Lazzaretti e Giuseppe Presicce, era già stato interrogato sabato scorso. Aveva respinto ogni addebito ammettendo di conoscere il suo accusatore e di averlo contattato fissando l’appuntamento nella villetta di Giorgilorio. Ha negato però l’aggressione parlando di un semplice incontro dove non erano comparse pistole.