Politica

Di Maio: “Siamo no Tap”. Sul cambio approdo frena ma dice: “Dossier sul tavolo di Conte”

BARI – Il Movimento 5 stelle? “Era è no Tap”. Il vicepresidente e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, dalla Fiera del Levante, torna sull’argomento gasdotto. Cambierà l’approdo? Non lo dice ma aggiunge: “Un dossier – ha spiegato – è sul tavolo del presidente del Consiglio dei Ministri. Affronteremo il dossier Tap, come fatto per l’Ilva. Non si può prescindere dal dialogo con le comunità locali. A partire dal sindaco, dai cittadini, dalle associazioni e dai comitati che si battono per opporsi all’opera”.

Quanto all’Ilva ha aggiunto che “tutto il governo deve essere concentrato su quella città perché tutta l’Italia è in debito con Taranto e con i tarantini”. Ma non si sbilancia sulla decarbonizzazione chiesta dal governatore Emiliano proprio 24 ore prima nella cerimonia inaugurale della Fiera. “Adesso impegnati con struttura straordinaria crear il poliziotto ambientale e lavoreremo su quello così gli impegni presi da Mittal siano seguiti no al giorno ma al minuto. Poi passeremo alle bonifiche di tutti gli impianti adiacenti. Perché a Taranto non c’è solo l’Ilva”.

Un passaggio è sulle aperture degli esercizi e dei centri commerciali nei festivi: presto l’approvazione alla liberalizzazione degli orari. Aperture a turnazione in orari prestabiliti e che tutelino le famiglie dei dipendenti.

Ultima battuta sui rapporti con il collega Matteo Salvini: “Ci capiamo al volo” per poi dedicarsi ad un lungo giro degli stand della Regione del Comune in compagnia del governatore Emiliano.

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