Politica

Everest, Forza Italia si riorganizza partendo da Sud, giovani e territori

GIOVINAZZO (BA) – “Un centrodestra vincente senza Forza Italia é impensabile. Noi ripartiamo da qui: dai giovani, dal dialogo reale con i territori, dalla militanza senza protagonismo, dalla meritocrazia. È l’idea ribadita a gran voce all’unisono da leader azzurri nazionali, parlamentari e amministratori locali chiamati a raccolta da “Everest”, una tre giorni di campus nazionale dei giovani di forza Italia a Giovinazzo.

L’occasione per ritrovarsi e pianificare le prossime mosse. Obiettivo: recuperare la leadership, quella persa per strada e che “richiede un mea culpa costruttivo -dicono all’unisono- si sbaglia e ci si rialza più forti di prima. Il congresso per il rinnovo dei coordinamenti regionali e provinciali sarà il primo step“.

Sabato é direttamente il Presidente del Parlamento europeo e Vice Presidente del partito di Berlusconi, Antonio Tajani, a salire sul palco. “I matrimoni contro natura come quello al Governo hanno vita breve -dice- basti pensare alla vicenda Ilva. Senza Forza Italia il centrodestra é ostaggio dei 5 stelle. La ricetta per risalire c’è e sará vincente: ripartiremo dai giovani, dal Sud, dalle piccole e medie imprese, dall’agricoltura, dall’ascolto dei territori“.

Dai capigruppo di Camera e Senato, Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini, un invito chiaro rivolto ai coordiamenti locali: “bisogna aprirsi ad una logica nuova ed inclusiva, mettendo da parte il protagonismo”, così come lo stesso Tajani ha rilanciato dal palco.

Tornare ad essere un polo attrattivo significa mettere sul piatto proposte concrete, come stiamo già facendo: fatti e competenze dimostreranno ben presto che c’è indiscutibilmente bisogno di noi. Guardiamo al futuro forti delle radici, da rispolverare: valori identitari, partecipazione e libertà“. Così incalzano i parlamentari forzisti Renato Brunetta, Licia Ronzulli, Giorgio Mulè, Maurizio Gasparri e Alessandra Gallone.

I giovani (centinaia quelli che hanno preso parte all’evento) credono ancora in una rivoluzione liberale -rilancia Paolo Pagliaro, dall’Ufficio di Presidenza nazionale di Forza Italiail partito necessita del loro entusiasmo, ha bisogno di rigenerarsi. Si riparte dai territori e, lo diciamo da tempo, non si può più prescindere dal movimentismo: distante dalla vecchia politica autoreferenziale e realmente vicino alla gente“.

 

E.Fio

 

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