LECCE (di M.C.) – Esordio con una vittoria per il nuovo Lecce di Liverani, una buona prestazione contro la Feralpisalò, avversario astioso, nonostante il terreno di gioco ai limiti della praticabilità e un’afa che mordeva petto e caviglie. Il tecnico romano è soddisfatto, sorride, e pensa già alla prossima sfida, contro il Genoa, al suo ritorno al Marassi dove giocherà contro la squadra che l’ha lanciato come allenatore.
“Mi è piaciuto tanto. Affrontavamo una di quelle squadre costruite per vincere il campionato, ad oggi credo che non ci siano tante differenze. Questo turno è uno dei più pericolosi, ecco perché molte squadre di A entrano in gioco più avanti. La squadra ha concesso il giusto d’agosto, un paio di occasioni. Falco ha fatto molto bene tra le linee. Dobbiamo sbagliare di meno ed essere più veloci e bravi nella manovra. Era in preventivo una prestazione così e le condizioni del campo non ci hanno aiutato. Mi dispiace per il rigore potevamo risparmiarci 30 minuti in più; i ragazzi sono molto bravi, credo che per chiudere il cerchio tra la stagione scorsa e oggi meritano uno stadio come Marassi. Lì è stato il mio battesimo come allenatore sicuramente ho passato tre anni tra settore giovanile e prima squadra che mi hanno formato, ci sono state esperienze positive e altre meno, ma ho un ricordo molto positivo di quella città, ritorno volentieri”.
Tanti calciatori nuovi e di qualità ecco cosa pensa il mister di Haye, Petriccione, Palombi e Falco: “Petriccione è un giocatore di grande intelligenza tattica, negli ultimi mesi a Bari ha giocato poco quindi aveva poco minutaggio ma ha giocato bene, è entrato in partita concentrato con qualità, attenzione; Thom è un ragazzo che ha grandissime qualità ed è molto intelligente, ha pagato lo scotto di quello che è il calcio italiano ma ha voglia di imparare. Noi dobbiamo avere pazienza con i giovani perché si sta costruendo qualcosa di importante. Simone deve trovare gli automatismi con chi fa girare la palla, è capace di attaccare la profondità e la porta con cattiveria, credo che abbia fatto un gol che io definisco bellissimo, giocata di prima tra Mancosu e Calderoni, poi il cross, e l’attaccante che fa gol con quella cattiveria sul primo palo, per l’allenatore è una grande goduria. Pippo è un giocatore che ad oggi, nella sua carriera, ha fatto vedere il 30 40 % di quelle che sono le sue potenzialità, se riesce a calarsi nella mentalità ed essere un supporto per la squadra diventerà un giocatore fondamentale, ha dribbling, visione di gioco, e calcia bene in porta, deve solo lavorare, oggi non poteva avere la brillantezza perciò sono molto tranquillo”.
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