MARTANO- Era stato assunto per lavorare come barman in hotel a San Foca, ma essendo destinatario di un foglio di via emesso dal Questore in seguito ad alcuni disordini avvenuti durante delle manifestazioni No Tap, a Melendugno non ci avrebbe potuto mettere piede, almeno sino al 2020. Giacomo Montefusco, 31 anni di Martano durante un controllo dei carabinieri è stato trovato lì e denunciato. Non solo: il suo datore di lavoro, suo malgrado, è stato costretto a licenziarlo. Ed ora, nonostante per poter lavorare avesse chiesto la sospensione del provvedimento del divieto d’accesso nel comune, richiesta ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria, il 31enne è rimasto disoccupato.
“È assurdo che in un paese come il nostro , gravato dalla piaga della disoccupazione giovanile, ad un ragazzo di 31 anni venga impedito di lavorare da un provvedimento che perseguita le sue idee politiche” scrive in un duro post su Fb il sindaco di Martano Fabio Tarantino che commenta: “Siamo veramente all’assurdo: alla multinazionale Tap è consentito fare qualsiasi cosa, al nostro concittadino non è consentito lavorare”. Il sindaco si dice pronto a difendere il suo concittadino in tutte le sedi.
“Ho chiesto personalmente al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte di rivedere tutte queste assurde, esagerate iniziative verso i manifestanti No Tap del Salento e di cercare di annullare le pesanti sanzioni e e provvedimenti emessi dal Prefetto nei loro confronti” rilancia il sindaco di Melendugno Marco Potì che invita tutti i sindaci a prendere posizione su questo: “Non si può essere così severi nell’impedire diritti costituzionali così importanti”.
