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Consumo suolo, l’allarme e l’appello: “Terra mangiata da fotovoltaico”

SALENTO – Mangiati in 15 anni in Puglia 157.718 ettari di suolo, uno dei dati più negativi d’Italia, con le forme di consumo indagate riferite ai nuovi impianti fotovoltaici installati a terra che hanno assorbito il 37% del suolo consumato in Puglia in un anno, tra il 2019 e il 2020. E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Puglia, in base al nuovo rapporto sul “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”.

“In un anno la Puglia ha perso altri 493 ettari di suolo per colpa della cementificazione, dell’abbandono e degli impianti fotovoltaici a terra -riferiscono dall’associazione- sfruttando terreni agricoli di qualità e compromettendo la fruibilità turistica e paesaggistica delle aree interessate.

Approfittando di una sorta di limbo giurisdizionale fra province confinanti – aggiunge Coldiretti – il grosso della competenza e del potere decisionale è in capo alla Regione Puglia e non agli organi amministrativi locali. Per questo si sollecita una legge che metta freno all’impianto selvaggio e che destini al fotovoltaico aree e siti idonei, coniugando la necessaria transizione ecologica con la tutela del settore agricolo e agroalimentare, del paesaggio e del turismo pugliese.

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