Attualità

Ilva, “operai ancora ricattabili e futuro opaco”: dure le reazioni post coinvolgimento di Anac

TARANTO –  “La notizia di un ulteriore rinvio sulla vicenda che riguarda il passaggio di consegne dell’Ilva va raccolta con il rispetto che si deve alle istituzioni coinvolte, ma al latere di tutto ciò restano i processi, quelli ad esempio sulla morte di Giacomo Campo o di altri operai del siderurgico come lui. Loro meriterebbero finalmente giustizia e uno scenario di verità e sicurezza attorno alla più grande acciaieria d’Europa”. Arriva dritta al punto l’associazione nazionale mutilati e invalidi da lavoro che in queste ore una piccola grande vittoria da festeggiare ce l’ha: l’ammissione come parte civile nel processo contro i dirigenti Ilva accusati a vario titolo della morte del giovane Giacomo Campo, operaio morto nella zona stock house dell’altoforno il 4 settembre di 2 anni fa.

Si dice soddisfatto Emidio Deandri, presidente della sezione tarantina dell’associazone, che proprio all’indomani dell’incidente mortale aveva deciso di costituirsi parte civile nel processo che riprenderà il 28 novembre prossimo.“Il contratto a tempo di Giacomo lo rendeva vulnerabile -dice- Oggi gli operai sono ancora stretti nella morsa di uno scenario precario. In questa trama di incertezze sarà ancora possibile morire”.

Duro anche l’affondo di Ance Confindustria Taranto. “L’intera economia della città rimane ancora una volta sospesa. Sei anni di riunioni, un dossier di migliaia di pagine, quintali di verbali, patti e accordi raggiunti in interlocuzioni fiume, e in cui tutti i protagonisti di questa vicenda a vario titolo avrebbero potuto sollevare eccezioni, osservazioni e dubbi. Ora ci chiediamo -chiosa il presidente Paolo Campagna– dove questa “opacità” millantata ci porterà ed in che tempi, visto l’intervento nella vicenda di un ulteriore soggetto istituzionale che sappiamo tutti non distinguersi per tempestività e celerità”. L’appello degli edili tarantini fa eco a quello del sindaco Melucci: al Governo si chiedono parole chiare e definitive per capire finalmente come e quando si tornerà a decidere sul destino dello stabilimento”.

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