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L'”Olio della poesia” al poeta fiorentino Silvio Ramat

SERRANO –  Il premio “L’Olio della Poesia”, giunto alla 23^ edizione, premia quest’anno il poeta fiorentino SILVIO RAMAT.

Ogni anno viene premiato un importante poeta nazionale o internazionale. Si svolge nel Salento – esattamente a SERRANO di Carpignano Salentino – nella seconda metà di luglio. Tra i poeti premiati: Sanguineti, Luzi, Merini, Raboni, Magrelli, Loi, Pecora, Cucchi, Conte, Guccini, Vecchioni, Insana, Lamarque, Adonis, Duarte de Carvalho, Wieseltier, Morales, Pecora, Anedda, De Angelis, Orengo, Scarpa E’ organizzato dal Comune di Carpignano, con il patrocinio di altri Enti, e diretto da Peppino Conte.

Si tratta fondamentalmente di un baratto …poetico: l’autore dona i suoi versi al “Popolo della poesia” e noi doniamo a lui il prodotto principe della nostra cultura economica: L’OLIO, un quintale. Il premio si svolge nella piazza centrale di SERRANO, allestita con grande palco e 2000 sedie, che saranno, come sempre, tutte occupate, soprattutto da giovani. Nella serata viene distribuito gratuitamente il quaderno che annualmente è pubblicato –da Manni Editori – in mille copie numerate e fuori commercio – con i testi del poeta – divenuto ormai oggetto da collezione.

Contestualmente al poeta, nella stessa serata, viene riconosciuto un importante premio ad una persona altrettanto importante – salentina o non – ma che ama il Salento, in qualsiasi modo: perché ha scelto di viverci, perché lo promuove in qualche modo, perché vi trascorre le vacanze, ecc.

Questo secondo premio ha visto premiati, tra gli altri, lo scrittore R. Cotroneo, il fisico R. Cingolani, R. Vecchioni, il magistrato Gherardo Colombo, G. Forattini, Paola Pitagora, Stefania Rocca…

Questo riconoscimento non è da intendersi come “premio” vero e proprio, ma come occasione di saluto, d’incontro con persone che con i salentini sicuramente hanno un filo rosso in comune; di ringraziamento anche verso chi ha gli stessi valori e lo stesso carico di umanità, di semplicità, di rispetto.

Non può essere un premio per chi ha già avuto grandi successi nei vari campi; ma soltanto il modo di significare apprezzamento, rispetto, accoglienza, senso di civiltà antica. Laddove basta una stretta di mano e un sorriso, elementi essenziali che lievitano il pane del coraggio – magari duro come il lavoro nei campi – che qui nel Salento è anima e corpo di ogni forma di vita e di rapporto.

Laddove un incontro, magari nella piazzetta del paese, carica di sudore e forse anche di bestemmie, ma ricca di calore umano e di amore, testimonia ancorpiù ragione di vita, forma di bellezza, essenza e sostanza, presupposto di appartenenza. Questo è il senso che intendiamo dare al dono del nostro olio, che diventa sentimento, materia viva di calore; per noi – quindi – anche occasione di sfida e di coraggio.

Quest’anno si svolgerà nella serata di sabato 28 luglio, nella solita piazza Lubelli, allestita con circa 1500 sedie

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