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Ilva: martedì primo vertice con Di Maio, già diffidato dal Codacons. Emiliano ottimista

TARANTO- Sempre più calda la questione Ilva, anche in vista della riunione di martedì con sindacati e acquirente, pr la prima volta davanti al neoministro allo Sviluppo Economico Luigi Di Maio.

“Adesso – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – abbiamo un nuovo Governo, che dice ‘noi vogliamo riconvertire, non crediamo alla strategicità della fabbrica e pensiamo che l’Italia possa non produrre acciaio’. Io su questo punto lascio aperto il dibattito, però se qualcuno decide di chiudere quella fabbrica, deve salvaguardare i suoi 20 mila dipendenti, non ci possono incastrare nel ricatto tra vivere e lavorare. Bisogna trovare il punto di equilibrio”. Emiliano, parlando a ‘1/2h in più’, ha ribadito che “E’ possibile che il programma di Governo che mette insieme Lega e M5s sia sostanzialmente lo stesso della Regione Puglia e questo mi rende ottimista di poter trovare la strada per trovare un accordo”.

Poi, Emiliano ha rincarato la dose parlando del gasdotto: “Io non sono affatto contrario al Tap, solo che lo stanno facendo arrivare troppo a Sud per ragioni opache: l’ho detto alla Commissione antimafia e lo ripeto pubblicamente. La ragione è incomprensibile. Abbiamo solo chiesto – ha precisato – che arrivasse 30 chilometri più a Nord ma il Pd era determinato nel non concedermi questo spostamento”. “E’ chiaro – ha aggiunto – che con la nuova posizione del M5s, i furbacchioni del Pd che volevano forzare la mano su Tap rischiano di vedere saltare un’opera molto importante” anche per “consentire di decarbonizzare l’Ilva”. Infine, Emiliano ha auspicato che “Di Maio non venga ingoiato immediatamente nella palude del Mise”.

Intanto, il Codacons ha inviato una formale diffida al nuovo Ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, “affinché lo convochi alla prossima riunione sull’Ilva che vedrà coinvolti martedì sindacati e Arcelor Mittal”. “Pochi giorni fa il Consiglio di Stato ha ordinato al Mise di inserire il Codacons all’interno del tavolo di confronto con gli enti locali, riconoscendo l’illegittimità dell’esclusione dell’associazione che rappresenta i cittadini di Taranto danneggiati dall’Ilva”, ha spiegato il presidente Carlo Rienzi.

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