Ambiente

Xylella, senatori Fi: Decreto Mipaaf punisce gli agticoltori

ROMA-“Le misure fitosanitarie per prevenire e contenere la diffusione della ‘Xylella fastidiosa’, imposte dal ministero delle Politiche Agricole con il Decreto del 13 febbraio 2018, stanno causando un danno incalcolabile e dalle conseguenze imprevedibili”. E’ quanto denunciano i senatori di Forza Italia, Luigi Vitali, Alessandra Gallone e Dario Damiani, che hanno presentato un’interrogazione al ministro delle Politiche agricole (il premier Paolo Gentiloni ad interim), con la quale chiedono “Se siano allo studio misure volte a una soluzione definitiva della diffusione della “Xylella fastidiosa”, e un’attivita’ ulteriore di ricerca per il superamento della situazione di criticita’ determinatasi e, in caso affermativo, se non ritenga di fornire gli ulteriori riscontri”. I parlamentari azzurri chiedono, inoltre, al ministro se, “considerate le gravi perdite che gli agricoltori stanno subendo ancora una volta, non ritenga di adottare misure urgenti per compensare i costi aggiuntivi da essi sostenuti e le perdite subi’te, per garantire la ricostituzione del potenziale produttivo delle aziende agricole danneggiate e per salvaguardare l’ambiente e i comparti agricolo e produttivo agroalimentare. L’emergenza fitosanitaria che da anni colpisce gli ulivi del Sud Italia e in particolare della Puglia – sottolineano i senatori di Forza Italia – ha assunto dimensioni gravi senza precedenti, con conseguenze drammatiche sul piano economico, ambientale e sociale. Inoltre il decreto ministeriale ha sollevato proteste in tutta la regione e la gravita’ del problema sta allarmando fortemente le imprese agricole dell’intero territorio pugliese, con il rischio di alimentare la gia’ devastante crisi economica che attanaglia il settore agricolo. Per questo – concludono Vitali, Gallone e Damiani – gli interventi imposti dal decreto dovrebbero essere proporzionati e volti a promuovere una sana gestione agronomica. Sarebbe, infine, piu’ opportuno intervenire a tutela del settore in modo tempestivo e prioritario, per evitare il grave impatto economico ed occupazionale che questa prolungata situazione comporterebbe, nonche’ le inevitabili ripercussioni sulla salute umana e sull’ambiente”.

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