LECCE – “Accade che, a qualunque orario, si assista a scazzottate violente alla presenza di bambini, genitori e nonni”. Il signor Silvano alla violenta lite che la scorsa settimana si è consumata in pieno pomeriggio ha assistito con i suoi occhi. Non è il solo ovviamente: a quell’ora, intorno alle 18,30 nella Villa Comunale di Lecce, c’erano tantissimi bambini in compagnia delle rispettive famiglie.
Con i volti ricoperti di sangue una decina di uomini, di nazionalità pakistana (stando alle testimonianze) hanno vagato per oltre 20 minuti davanti agli occhi increduli dei presenti, continuando a sfidarsi e provocarsi vicendevolmente. Non è solo questo. Lungo il perimetro all’orario di apertura sono decine le bottiglie di birra vuote raccolte quotidianamente. Non solo: chi la villa la frequenta assiduamente racconta di assistere ad un vero e proprio mercatino della droga che spunta al calar del sole. E allora, di questo passo, cosa ne sarà del cuore verde di Lecce?
Quello che all’unisono ci si aspetta, in sostanza, è l’arrivo di un agente di Polizia Municipale che in seduta stabile monitori la situazione, rassereni gli animi di grandi e piccoli. Intanto non resta che affidarsi ai consigli della nonna: “chi fa da sè fa per tre”.
Sarebbe un peccato, del resto, se il lato oscuro prendesse il sopravvento sulla quella che fino ad ora è sempre stata l’isola felice di Lecce, ideale per concedersi qualche ora di relax in compagnia di figli e nipotini.
E.Fio