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Sanità pugliese “influenzata”. Per Demoskopika è in miglioramento

LECCE- Non è un sistema sano e neppure malato: la sanità pugliese è però “influenzata”. La definisce così l’indagine pubblicata in queste ore dall’istituto Demoskopika. Migliora le sue prestazioni, la Puglia, ma che sia la migliore del Sud è una soddisfazione magra, visto che tutte le altre regioni meridionali sono da bollino rosso. Il dato più pesante resta il saldo della mobilità passiva: in un anno, nel 2017, si è speso 181.049.381 euro per far curare altrove i propri cittadini. I ricoveri fuori regione, infatti, sono stati ben 56.146 euro, con un indice pari a 9,8.

La soddisfazione da parte dei cittadini, raccolta tra coloro che hanno subìto almeno un ricovero nei tre mesi precedenti l’intervista, è medio-bassa, pari al 20,1 per cento, meno anche della Campania, dove è pari al 27 per cento. E sono tantissime, oltre 94mila, le famiglie in stato di disagio economico per affrontare spese sanitarie, tanto, spesso, da rinunciare alle cure. Dopo i sistemi sanitari in salute, tutti al centro-nord con in testa l’Emilia Romagna, quelli influenzati sono nove: la Puglia si colloca, tra questi, dopo il Friuli, il Trentino, il Lazio, la Liguria e il Piemonte, prima di Valle d’Aosta, Abruzzo e Basilicata.

L’IPS, l’Indice di Performance Sanitaria, è stato realizzato, per il terzo anno consecutivo, da Demoskopika sulla base di vari indicatori: soddisfazione sui servizi sanitari, mobilità attiva, mobilità passiva, risultato d’esercizio, disagio economico delle famiglie per spese sanitarie out of pocket, spese legali per liti da contenzioso e da sentenze sfavorevoli, costi della politica e speranza di vita.

Per la Puglia, si diceva, qualche passo in avanti. Il governatore Michele Emiliano cavalca l’onda: “Lo avevo detto che le cose della sanità pugliese erano in leggero ma evidente miglioramento. Bene così – ha commentato – continuiamo ad andare avanti nel percorso di costruzione della ‘buona sanità’ che abbiamo intrapreso sin dal 2015. Essere usciti dalla zona retrocessione e riuscire a collocarci a metà classifica è davvero uno straordinario risultato. Ma per portare la Puglia ad essere tra le migliori regioni del Paese per quanto riguarda la sanità – ha concluso – dobbiamo impegnarci tutti”.

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