SAN CATALDO- “Prima i festeggiamenti ora il ritorno della disperazione”. Così un pescatore di San Cataldo al nostro indirizzo dilloateleama@gmail.com, che ogni mattina arriva fino alla darsena nella speranza che quei sigilli apposti al cantiere lo scorso 22 gennaio siano stati rimossi. Nella marina leccese continua quindi l’odissea, ma soprattutto, come spiega il pescatore, continua la loro rabbia: “Ho una moglie e un figlio e non so come andare avanti. Non dormo più. Ho solo una piccola barca, non posso spostarmi altrove….Sono disperato-continua– credevo che l’inizio dei lavori al cantiere potesse portare una svolta, ma invece ora ci risiamo, è tutto fermo e nessuno dice più nulla. Io –conclude– vorrei solo sapere quando si smuoverà qualcosa e quando potrò ricominciare a vivere serenamente, dando sicurezza alla mia famiglia”.
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