LECCE- Scrivono al Capo dello Stato Mattarella, al Presidente del Consiglio Gentiloni, come anche ai Presidenti della Camera e del Senato, affinchè si smuova qualcosa il prima possibile. Sono i dipendenti delle società partecipate di Alba Service e Santa Teresa che al momento vivono un ennesimo problema: il blocco della cassa integrazione in deroga.
“Il Ministero del Lavoro interpreta la concessione come data del decreto -SCRIVONO- e questa interpretazione escluderebbe tutte le partecipate in Puglia, in quanto il decreto della Regione Puglia è datato 2017 con effetti retroattivi dal 29 dicembre 2016. La Regione Puglia invece attuando il disposto della legge di bilancio ha concesso la proroga per il 2018. Quindi il blocco della cassa integrazione in deroga che riguarda oltre che i dipendenti delle partecipate della Provincia di Brindisi e di Lecce anche centinaia di lavoratori del settore privato che usufruiscono dell’ammortizzatore sociale, non trova nessuna giustificazione, in quanto è stato rispettato tutto l’iter giuridico previsto dalla legislazione nazionale e regionale. Considerato che -CONTINUANO- questa situazione di stallo burocratico sta creando una grave tensione sociale nelle due Province pugliesi coinvolte, si chiede -CONCLUDONO I SIDNACATI- un Vostro intervento per dirimere questa disputa tra Regione Puglia e Ministero del Lavoro nel rispetto della dignità dei lavoratori messi in ginocchio dalla riforma Delrio e dalla sua attuazione”.
