LEQUILE- Ad affollare la sala ci sono quelli che il coordinatore provinciale Antonio Gabellone definisce “gli amici di Raffaele Fitto”, quasi a voler rimarcare la differenza con chi negli ultimi mesi ha deciso di allontanarsi da lui per abbracciare un altro percorso politico. Fitto glissa su di loro, su Rocco Palese, Roberto Marti, Saverio Congedo e da ultimo Paolo Perrone, ma lo fa dopo l’affondo contro di loro lanciato sulle pagine del Nuovo Quotidiano di Puglia: “penso di dover chiedere pubblicamente scusa per averli sostenuti in più appuntamenti elettorali – ha detto -. Gente che non ha mai avuto nemmeno il coraggio di dire, guardandomi negli occhi, ciò che stava facendo”.
Fitto parla solo dei risultati, di quella soglia di sbarramento del 3 per cento che a suo avviso sarà abbondantemente superata, “nonostante – dice – sia una forza politica appena nata. Sono certo che la Puglia sarà la capofila del nostro progetto. Per questo ho voluto candidarmi qui – capolista nei collegi proporzionali Puglia 1, Puglia 2 e Puglia 3 – senza paracadute ma con la stessa passione di sempre. Anche la stessa coerenza e lealtà”.
Erano in tanti, in mattinata, presso Tenuta Caradonna, a Lequile. Volti noti di quello che oggi è il progetto “Noi con l’Italia”, con cui il leader magliese è candidato al proporzionale alla Camera, ma anche persone che Fitto lo hanno sempre seguito, fin dai tempi della presidenza della Regione. La quarta gamba, d’accordo con Udc, nella coalizione di centrodestra sa di avere nel Salento una base storica, per quanto scalfita dalle ultime fughe.